- “Un fondo sociale vicino ai bisogni del territorio”. Questo lo slogan utilizzato per la presentazione del Programma operativo (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2007-2013.
All’illustrazione, organizzata dalla Regione Lazio e dal Bic Lazio, hanno partecipato l’assessore regionale all’Istruzione Silvia Costa, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli, gli assessori alla Formazione professionale e alla Pubblica istruzione, Giuseppe Picchiarelli e Aldo Fabbrini, il direttore regionale della Formazione professionale Elisabetta Longo e Francesco Gagliardi dell’assistenza tecnica della Regione Lazio.
Il Por è lo strumento di programmazione regionale per la Formazione professionale e l’istruzione e per i prossimi due trienni seguirà e finanzierà principalmente le attività comprese nei sei assi individuati dall’assessorato regionale.
Si tratta di un documento redatto sulla base dei principi europea e in particolare dalla strategia di Lisbona. Perseguirà quindi la politica di coesione regionale e si ispira a un principio di solidarietà per ridurre la disparità di sviluppo tra le regione e i divari economici tra cittadini. In totale il Por ha fondi pari a 736.077.550 euro e alla Provincia di Viterbo andranno 17 milioni di euro.
“Con questo nuovo Por dice il presidente Mazzoli abbiamo sei anni a disposizione per lavorare. E’ un banco di prova importante rispetto al quale valutare le effettive esigenze del territorio e quindi programmare al meglio.
Oltre ai 17 milioni di euro la Regione ha finanziato un progetto obiettivo, pari 500.000mila euro, legato ai temi della valorizzazione del territorio. Il nostro intento è quindi quello di rendere attuale il fabbisogno formativo del territorio in realizzazione alla sviluppo all’occupazione”.
Con il nuovo Por quindi la Regione indica nelle Province i soggetti per la programmazione unitaria e di qualità.
“La formazione spiega l’assessore Giuseppe Picchiarelli - è uno strumento che favorisce le politiche attive per il lavoro. E’ necessario quindi sfatare il mito che la formazione è utile al singolo in quanto, se ben applicata, è utile a tutto il territorio per migliorarne la qualità della vita.
E proprio per rendere la formazione uno strumento per lo sviluppo, l’occupabilità e la crescita, che si basi sui reali fabbisogni del territorio abbiamo istituito un tavolo di programmazione negoziata con le parti sociali. E questo proprio per non cadere nel vizio di formare persone solamente arricchite culturalmente o al contrario con grande tecnica ma prive di arricchimento culturale. La formazione deve coniugare il sapere con il saper fare”.
Un tavolo estremamente apprezzato da tutti gli intervenuti all’incontro che hanno sottolineato quanto questo strumenti sia utile per costruire e elaborare insieme i progetti di formazione della Provincia di Viterbo.