Riceviamo e pubblichiamo - Nell'attivo tenutosi presso la locale sezione Sdi di Orte, i socialisti hanno a lungo dibattuto ed analizzato, il problema dei trasporti nel nostro territorio, alla luce delle buone (aeroporto di Viterbo) e cattive ( taglio dei treni ad Orte) notizie pervenute in questi ultimi giorni.
Durante il dibattito molto partecipato sia per presenza sia per intensità, i socialisti ortani hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta del Governo di assegnare a Viterbo la costruzione del terzo aeroporto, una scelta importante per lo sviluppo del nostro territorio sia per le prospettive di crescita economica sia per il grande bacino artistico e culturale che esso rappresenta.
Allo stesso tempo i socialisti ortani hanno manifestato la loro preoccupazione per la carenza di collegamenti tra le città del comprensorio e in particolare con la Capitale sia su ferro che su strada in considerazione anche dei milioni di passeggeri previsti ed attesi nel nuovo scalo di Viterbo.
Per i socialisti ortani i collegamenti sono un'esigenza irrinunciabile, a partire dal consolidamento dei servizi esistenti fino a giungere al potenziamento ed allo sviluppo nei prossimi tre/cinque anni previsti per far decollare il primo volo da Viterbo ( linea veloce ferroviaria Viterbo Roma completamento della super strada Orte Viterbo Civitavecchia -Roma, la riapertura della linea ferroviaria Orte Civitavecchia inserita finalmente dalla Commissione europea ai trasporti tra le opere da finanziare come diramazione del corridoio 1 transeuropeo Berlino Brennero Palermo a servizio del porto di Civitavecchia, del centro intermodale di Orte etc).
In tale contesto non può destare forte preoccupazione, la scelta di Trenitalia di sopprimere, con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale, le fermate ad Orte di alcuni treni Regionali ed Eurostar provenienti e/o diretti in Umbria e Marche e di alcuni Intercity, nelle fasce orarie dove la presenza di pendolari è più forte costringendo gli stessi a viaggiare in piedi ed ammassati come animali sui pochi treni rimasti.
E' bene ricordare l'importanza strategica della stazione di Orte, un tempo quinto nodo ferroviario d'Italia per le sue diramazioni e con un volume di traffico passeggeri che supera i 3 milioni di viaggiatori annui e che serve un bacino di utenza molto vasto.
In tutto questo contesto appare strana la latitanza e il disinteresse dimostrato dalla Regione e dalla Provincia, che dovrebbero avere tutto l'interesse nel salvaguardare i servizi e quindi i collegamenti della stazione più importante della provincia e della Regione dopo Roma.
Non ci vorrebbe poi molto per salvaguardare gli attuali servizi, basterebbe che la Regione Lazio, in virtù delle disposizioni del Contratto di Servizio attualmente vigente tra Trenitalia S.p.A. e la regione stessa, richiedesse o meglio esigesse che i treni commissionati e finanziati dalla Regione Umbria e/o Marche mantengano le fermate ad Orte mettendo sul tavolo anche la disponibilità ad un eventuale contributo economico, non sembra davvero un problema insormontabile, si tratta solo di buona volontà ed interesse per il proprio territorio, un primo passo, un segnale forte in virtù dei progetti futuri di sviluppo che la costruzione del terzo aeroporto porterà alla nostra Provincia e Regione.
A tal fine, i socialisti ortani hanno dato mandato ai propri vertici di partito di farsi parte dirigente ed attivare tutte le procedure necessarie con l'assessorato alla mobilità della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e interessando il Comune di Orte e dei Comuni del bacino di utenza interessati, per evitare il declassamento della stazione di Orte la mortificazione del nostro territorio e per stare come nostro costume, dalla parte dei milioni di cittadini che annualmente si riversano nella nostra stazione per motivi di lavoro, studio, turismo e vacanze.
Partito Socialista-Sezione “Sandro Pertini” Orte