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Pierpaolo Pasolini, sullo sfondo la torre di Chia |
- Il carattere è carattere. Difficile cambiarlo.
Il giorno dopo la tempesta mediatica che si è abbattuta sul consigliere di An Luciano Perugini, il presidente del partito a Soriano Giampiero Stella, prova a fare da mediatore e chiarire la situazione.
“Forse Perugini un po’ ha esagerato esordisce nel chiamare ricchione Pasolini. Ma se il Comune avesse deciso d’intitolare un teatro ad esempio, noi non avremmo avuto nulla in contrario.
In passato non ci siamo mai opposti a celebrazioni. Solo che un parco per bambini intitolato a Pasolini, cozza troppo con certi aspetti della sua vita”.
Forse un po’ mitigato, ma il giudizio espresso dal suo consigliere sembra essere confermato.
“Mi immagino che un bimbo chieda al genitore chi fosse Pasolini. Come gli può rispondere?”. Non essendo una domanda sulle sue inclinazioni sessuali, la risposta non dovrebbe essere molto difficile.
Resta, invece sulla linea già chiarita nel consiglio comunale del 19 novembre, Luciano Perugini.
“Che ha fatto questo ricchione per Soriano? - si domanda Perugini senza fare nessuna marcia indietro - . Avrei voluto che dedicassero un parco a personaggi come Dante Terzini, il primo a portare l’Avis in paese, o Augusto Barzellotti, cui dobbiamo la sagra delle castagne. Gente che ha tirato fuori i soldi per Soriano”.
Tutti tranne Pasolini. “Non lo ritengo degno di essere ricordato spiega per me viene prima la persona”. Chissà, invece, per cosa sarà ricordato il consigliere di An. Che ci tiene a precisare come sia stato il più votato: “Duecentocinquanta preferenze alle votazioni sostiene io non faccio chiacchiere, ma politica”.
Buona o cattiva politica. Ognuno si faccia la propria opinione.