- Il sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli ha partecipato al convegno ” Si può far meglio? Qualità del lavoro e buona amministrazione nei Comuni” che si è tenuto a Milano su organizzazione dell'Anci e di Cittalia Anci Ricerche, società in house dell'associazione nazionale comuni italiani, di cui Gabbianelli è componente del consiglio di amministrazione unitamente al Presidente Anci Leonardo Domenici, a Letizia Moratti, Alberto Pacher e Ciro Galeone.
“Migliorare le prestazioni dei lavoratori pubblici e rendere la valutazione del personale un efficace strumento di sviluppo organizzativo sono tappe fondamentali nel cammino di rinnovamento intrapreso dalla Pubblica Amministrazione italiana - ha commentato Gabbianelli -, da tempo, Anci e Cittalia sono impegnate in una attività di osservazione e analisi delle esperienze realizzate in tema di lavoro pubblico nei comuni italiani, con l'obiettivo di incoraggiare l'attivazione di un percorso virtuoso di riqualificazione del lavoro pubblico che renda concreti, efficaci e praticabili i sistemi di valutazione del personale.”
Al dibattito precedente la tavola rotonda hanno partecipato Michele Bertola, presidente dell'associazione direttore generali enti locali e il prof. Valotti, ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche alla Bocconi.
Alla tavola rotonda , moderata da Alberto Orioli, capo redattore de Il Sole 24 ore, con Gabbianelli hanno partecipato Pietro Ichino, Ordinario di Diritto del Lavoro dell'Università Statale di Milano e Francesco Miggiani, Amm.re Delegato Hay Group Italia. Le conclusioni sono state affidate al Ministro per le Riforme Luigi Nicolais e al presidente Anci Leonardo Domenici.
“Riguardo ai metodi da utilizzare per l'implementazione del lavoro pubblico -, ha detto Gabbianelli nel suo applaudito intervento -, credo che quello che meglio si presta ad essere calato negli Enti pubblici, in particolare nelle realtà comunali, il miglioramento per piccoli passi, che con il coinvolgimento dell’operatore è la vera invenzione in cui risiede l’essenza della qualità che può e deve coinvolgere tutto il personale, fa manutenzione di quello che già ha l’azienda/comune, migliora il know-how tradizionale con un orientamento tutto centrato al personale che richiede, però, il riconoscimento degli sforzi prima ancora dei risultati.
Il sistema - conclude Gabbianelli - del controllo di gestione, introdotto dal legislatore già da qualche anno ma ancora in corso di implementazione in molte realtà comunali, è anche lo strumento con cui stabilire norme e regole interne non per favorire la burocratizzazione, ma per realizzare la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa. In una parola, uno strumento per la qualità.”