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Salvatore Bramucci |
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Yuri Cortellesi |
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Raffale Polleggioni |
- Furti nei cantieri e usura, tre arresti.
All’alba di oggi i carabinieri della compagnia di Viterbo hanno arrestato tre persone (due un carcere e una ai domiciliari), con l’accusa d’estorsione, furto, usura e ricettazione.
Si tratta di Salvatore Bramucci, 43enne originario di Civitavecchia, ma residente a Soriano nel Cimino, Raffaele Pollegioni, 36 anni, imprenditore edile di Viterbo e Yuri Cortellesi, 30enne anche lui di Viterbo. Altre quattro persone sono indagate, mentre sono state eseguite una decina di perquisizioni.
La banda rubava da cantieri edili, mezzi meccanici che poi erano piazzati ad altri imprenditori. I tre si erano organizzati con compiti precisi, come appurato dalle indagini dei Pm D’Arma e Tucci.
Pollegioni e Cortellesi sarebbero stati gli esecutori materiali dei furti, per mettere a segno i quali, si avvalevano della collaborazione d’altre persone che erano pagate cento euro a colpo.
Pollegioni, essendo imprenditore edile, effettuava un primo sopralluogo nei cantieri, per individuare il mezzo da rubare, quindi di notte, con l’aiuto dei complici, metteva in moto la macchina e la caricava su un altro mezzo per il trasporto.
Quindi era lasciata per qualche giorno in un posto al sicuro a Soriano, poi la refurtiva sarebbe stata ricettata da Salvatore Bramucci, che la piazzava in altri cantieri edili. Con le buone o con le cattive.
L’uomo, infatti, è accusato anche di tentativo d’estorsione nei confronti di un commerciante viterbese, cui aveva proposto un caterpillar rubato, per 50mila euro. L’imprenditore, però, insospettito dalla mancanza di documenti, era incerto.
Ma Bramucci lo avrebbe minacciato per convincerlo a comprarlo.
E non solo.
Perché gli uomini dell’arma hanno accusato Bramucci anche d’estorsione. “L’uomo spiega Marcello Egidio, capo dei Norm individuava commercianti cui le banche non concedevano finanziamenti, quindi dava loro denaro a interessi che potevano arrivare anche al 262.59% annuo”.
A raccontare ai carabinieri il vortice usuraio in cui erano stati risucchiati, due imprenditori, messi di fronte all’evidenza dei fatti.
Pur avendo ottenuto piccole somme, rispettivamente di 1600 e 2500 euro, ben presto erano lievitate a tal punto da diventare insostenibile il rimborso.
Con Bramucci che li minacciava di ritorsioni fisiche per i ritardi nei pagamenti. Adesso i militari si augurano che con l’arresto, altre eventuali vittime possano uscire allo scoperto.
L’indagine ha preso avvio dal furto di un bobcat, da qui il nome dell’operazione, furto che è stato scoperto dai carabinieri. Dandosi alla fuga, i tre hanno lasciato sul posto una sponda del furgone che avevano utilizzato.
Da qui è iniziata una paziente opera d’incrocio dati, portata avanti con classiche investigazioni, senza ricorrere a intercettazioni telefoniche o mezzi tecnici.
Gennaio 2007: furto a Tuscania, rubati più d’undicimila euro tra contanti e assegni, alcuni in bianco.
Marzo 2007: furto di un caterpillar a Civita Castellana, mezzo ritrovato e riconsegnato, furto di un mini escavatore a Orte, ritrovato a Civitavecchia.
Aprile 2007: furto di un gruppo elettrogeno a Montefiascone.
Maggio 2007: furto di un escavatore a Graffignano, mezzo ritrovato a Civitavecchia e restituito, furto di un gruppo elettrogeno a Marta
Giugno 2007: tentato furto di un muletto a Canepina.
L’operazione “Bobcat” è stata illustrata stamani al comando provinciale dei carabinieri, alla presenza del comandante Ciervo.