Riceviamo e pubblichiamo - Da mesi i socialisti chiedono alle forze del centrosinistra ed in particolare al Pd, che ne e' la maggiore, di recuperare uno spirito di coalizione, purtroppo senza alcun risultato.
Il primum vivere e la conseguente salvaguardia dei delicati equilibri dell'amministrazione provinciale da una parte e la voglia di autosufficenza del Pd dall'altra, hanno impedito che cio' avvenisse.
Se ora, purtroppo solo a seguito della sveglia suonata con l'elezione del Cda della Talete, qualcuno provvisto di buon senso ritorna a parlare di coalizione, la cosa non puo' che farci piacere.
Ora tutti scoprono che l'acqua pubblica non si governa con l'arroganza (ingiustificata) di una maggioranza al 51%, ma quando il Partito Socialista ha proposto una governance maggiormente partecipata, con più poteri ai soci (i comuni, cioe' i cittadini) e un ampio accordo trasversale sull'amministratore unico al posto del Cda, tutti si sono girati dall'altra parte, pensando cosi di lucrare di più: chi oggi si scaglia contro le logiche spartitorie dovrebbe spiegarci attraverso quali confronti politici e con chi si era arrivati alla formulazione della lista del centrosinistra.
Comunque se ora nel centrosinistra si vuole fare sul serio, aprendo il confronto sulle questioni aperte e sui temi reali dello sviluppo della Tuscia, dall'acqua pubblica al rilancio della sanita' pubblica, dal piano dei rifiuti a quello energetico e a quello dei trasporti, dalle infrastrutture viarie necessarie affinche' l'aeroporto sia al servizio del nostro territorio e non l'ennesima servitu' nei confronti di Roma, dal rilancio del turismo alla lotta alla precarieta' del lavoro, molto sviluppata anche nelle amministrazioni pubbliche, i Socialisti sono pronti a dare il loro contributo.
Partito Socialista
Eduardo Gugliotta