Riceviamo e pubblichiamo - Quello che è accaduto è gravissimo.
Un’operazione di potere su una società che ha una missione delicata e difficile: garantire l’acqua e la vita a tutti i cittadini.
Si è vista l’arroganza del Centrodestra che non ha esitato ad eleggere tutto il Cda.
Ma si è visto anche un Centrosinistra allo sbando e superficiale sul piano tecnico e nel calcolare la sua forza, senza contare una certa irresponsabilità nel mettere in pista nomi, sicuramente di prestigio, ma non condivisi e discussi nella coalizione.
Alla fine hanno vinto quelli, nel Centrodestra e nel Centrosinistra, che vogliono far fallire la Talete.
C’è solo da augurarsi che adesso si rifletta, si azzeri tutto e si rimettano le cose su un corretto terreno istituzionale.
La Talete non è un consiglio comunale e tanto meno un piccolo ente clientelare.
La Talete è una società ed un’azienda che necessita di dialogo e di un Cda bipartizan e condiviso, altro che maggioranze e minoranza, altro che risse e spartizioni.
Ci si scontri su altre cose, ma non sulla gestione di un bene prezioso come l’acqua.
Devono prevalere il buonsenso e l’interesse collettivo, e nel Centrodestra e nel Centrosinistra sono sicuramente maggioranza quelli che vogliono far vivere la Talete e valorizzare la sua funzione.
Battano un colpo e si facciano sentire.
Quarto Trabacchini