Riceviamo e pubblichiamo - A seguito dell'ufficializzazione della scelta, da parte del ministro Bianchi, sull'ubicazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio, il circolo di Viterbo del Partito della Rifondazione Comunista rinnova fermamente la sua opposizione alla realizzazione di un’opera che consideriamo devastante.
E' una scelta profondamente errata. Sia sul piano globale, poiché asseconda lo sviluppo incontrollato del traffico aereo e, quindi, una crescita sostanziale alle emissioni di CO2 che vari organismi internazionali ci impongono di ridurre.
Sia a livello locale, poiché va ad incidere su di un territorio che già sta pagando al “progresso” un prezzo elevatissimo in termini di qualità ambientale, in particolare su un'area termale che rappresenta un patrimonio economico, culturale e storico per tutta la collettività.
Auspicavamo che il ministro, il governo, gli enti locali prestassero ascolto ai cittadini ed alle voci autorevoli locali e nazionali che da più parti hanno invitato, portando argomenti inconfutabili, ad evitare la scelta di Viterbo come sede di un aeroporto ad intenso traffico e, nello stesso tempo, a ripensare complessivamente la politica dei trasporti che da pubblici servizi si stanno sempre più trasformando in occasione di speculazione affaristica a scapito delle reali esigenze sociali, della vivibilità del territorio e della salute di tutti noi.
Continueremo pertanto a impegnarci affinché questo insensato progetto non diventi realtà e perché si ponga un freno alla crescita senza limiti del traffico aereo.
Circolo di Viterbo del Partito della Rifondazione Comunista
Il segretario Pierluigi Ortu