- I prodotti a marchio Tuscia Viterbese sono stati oggetto di studio della delegazione dell’Ufficio Marchi dell'Amministrazione Statale per l'Industria e il Commercio della Repubblica Popolare Cinese, in visita nei giorni scorsi ospite della Camera di Commercio di Viterbo.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero per lo Sviluppo economico con la collaborazione dell’Istituto per la Promozione Industriale nell’ambito degli accordi bilaterali Italia-Cina finalizzati ad armonizzare le rispettive normative per ridurre la piaga della contraffazione.
In tal senso la delegazione, guidata dalla signora Hou Liye, vicedirettore generale dell’Ufficio Marchi cinese, prima di giungere nella provincia di Viterbo aveva partecipato a seminari e incontri nella Capitale con i funzionari ministeriali ed esponenti del mondo giudiziario italiano per conoscere i diversi aspetti della legislazione vigente a tutela dell’immagine dei prodotti e delle aziende.
Da qui l’interesse specifico degli esponenti cinesi a incontrare soggetti istituzionali detentori di marchi territoriali e di prodotti, come è il caso della Camera di Commercio di Viterbo che ha ideato il marchio collettivo Tuscia Viterbese ed è organo di vigilanza per le DOP dell’olio extravergine di oliva “Canino” e “Tuscia”.
Ed è stato proprio dal Cefas, l’azienda speciale dell’Ente camerale che è partito l’intenso programma attraverso la presentazione delle caratteristiche del marchio Tuscia Viterbese da parte del segretario generale Franco Rosati.
È stata poi la volta della visita all’Oleificio Sociale di Canino, con la dimostrazione di come l’olio extravergine di oliva a DOP viene tutelato e garantito nel corso del processo di produzione, conservazione e confezionamento. A seguire si è svolto l’incontro con il produttore Alessio Vaccari di Canino, licenziatario del Marchio Tuscia ed esportatore di olio Dop Canino in Cina con una propria società a Pechino.
Durante la colazione di lavoro all’agriturismo “Cerrosughero” gli ospiti hanno potuto apprezzare i sapori e la qualità della produzione locale, prima di chiudere la giornata all’Azienda Sciarria, a Sutri, anch’essa licenziataria del Marchio Tuscia Viterbese, produttorice e trasformatorice di patate Alto Lazio.