Riceviamo e pubblichiamo - Il direttore generale della Asl Aloisio tutte le volte che i rappresentanti delle istituzioni, dei partiti o dellaassociazioni gli muovono critiche per il suo modo di amministrare poco oculatamente le finanze pubbliche, o non risponde o replica con toni ironici e scanzonati per eludere la verità dei fatti.
Eppure ormai Aloisio è tempestato sistematicamente da interventi oltre che della sottoscritta, anche da parte di Gigli, del consigliere provinciale Bigiotti, del Partito socialista, del Tribunale del malato, del Codacons e di personaggi legati al suo stesso schieramento politico, quali Daga, Martinelli ed altri che gli contestano l’adozione di provvedimenti illegittimi che potrebbero configurare danno erariale, quali le consulenze d’oro, gli affitti d’oro, le assunzioni illegittime, la diminuzione dell’attività ospedaliera, l’aumento dei costi, l’aumento della mobilità esterna; il tutto mentre i lavori degli ospedali della Provincia sono fermi, i laboratori di analisi non forniscono le risposte agli utenti per mancanza di reagenti, le camere operatorie sono in difficoltà per mancanza di materiali sanitari e i reparti non hanno i medicinali necessari, le garze, gli aghi e le flebo.
Una situazione grave sull’orlo della bancarotta, e un completo fallimento della gestione sanitaria viterbese.
In questo contesto nel quale la Corte dei Conti lancia allarmi sulle situazione di Bilancio della Asl di Viterbo e la Regione Lazio è sul punto di effettuare il commissariamento della direzione generale per il mancato raggiungimento del ripiano finanziario, che cosa fa Aloisio?
Dice che tutto va bene “madama la marchesa” e che le polemiche esterne sono infondate e frutto dell’immaginazione di persone disinformate. Siamo veramente al paradosso. Aloisio nega l’evidenza dei fatti, in spregio ad ogni riscontro gestionale ed economico.
E veniamo all’ultima contestazione che gli è stata mossa sull’Atto Aziendale. Dice Aloisio che la Regione Lazio è rimasta entusiasta dell’elaborato prodotto dalla Asl/Vt e che, dopo l’approvazione finale, sarà sottoposto all’assemblea dei sindaci per dovuta conoscenza.
E no, pregiatissimo direttore! Le cose non stanno come lei dice, altrimenti la Regione Lazio non le avrebbe inviato numerose pagine di contestazioni e lei, nel più assoluto riserbo e senza sentire gli organismi di competenza, non avrebbe confutato i rilievi con altrettante copiose giustificazioni.
L’atto aziendale, a suo tempo approvato dall’assemblea dei sindaci, è stato interamente stravolto con sostanziali modifiche ai dipartimenti e alle strutture; quindi lei è obbligato, a sottoporlo nuovamente ai sindaci prima dell’approvazione regionale.
Comunque, se lei è così sicuro di aver agito correttamente, invii la documentazione ai sindaci del territorio e magari illustri pubblicamente i dati, così vedremo chi dice la verità o chi invece mente. Tutto il resto sono chiacchiere alle quali lei da sempre ci ha abituati.
Per quanto riguarda il fermo dei lavori negli ospedali lei, Aloisio, dice che i fondi sono quelli vincolati di cui all’art. 20, debitamente disponibili ed accantonati, e che quindi lei non può averli impiegati in spese correnti. Ebbene, considerato ora che il governo, la Regione Lazio e la Asl sono dello stesso colore politico ci spieghi dove sono finiti i soldi, di chi è la responsabilità e perché non vengono pagate le ditte.
Questo vuole sapere la gente. Ed invece lei se ne esce con la polemica sterile e con tutta l’arroganza che la contraddistingue.
La gente, per esempio, deve sapere perché lei, in una situazione economico-finanziaria disastrosa continua a stipulare consulenze milionarie, fra le quali quella, ormai nota da tre anni, del suo amico Paoloni, più costosa di quelle stipulate dal sindaco di Milano.
Lei sostiene che i conti, definiti disastrosi dalla Corte dei Conti, dell’esercizio 2005 riguardano la precedente gestione Cisbani. Non è tutto vero. Lei si è insediato alla Asl/Vt a metà dell’anno 2005, e per metà deve risponderne direttamente.
Dice “con orgoglio” che nel 2006 ha sensibilmente diminuito il deficit. Allora Aloisio se lei è stato così virtuoso faccia una cosa semplice: pubblichi i dati contabili della Asl/Vt e i rilievi formulati dalla Regione Lazio, alla data del 31.10.2007, e allora vedremo se lei è veramente un amministratore oculato e se dice tutta la verità.
Quella unica verità da tutti riconosciuta e cioè che la sua è una gestione fallimentare: la peggiore da quando sono state costituite le aziende sanitarie. Per quanto mi riguarda io non ho voglia di ironizzare con lei, sarebbe perfino semplice, perché stiamo parlando di problemi seri che riguardano la salute dei cittadini e le disastrate finanze della Azienda sanitaria da lei diretta.
Sappia comunque che se dovesse perseverare a gestire la ASL in questo modo, al di là delle sue battute per eludere i problemi continuerò, come senatore della Repubblica, a fare quanto in mio potere per la ricerca della verità e per il bene dei cittadini.
Laura Allegrini