Riceviamo e pubblichiamo - Al consiglio comunale di Viterbo
Scriviamo su mandato dell’assemblea, celebrata l’11 dicembre 2007, dei lavoratori del trasporto della società pubblica comunale Francigena, i quali sottoscrivono il documento, che vuole esprimere la loro posizione sui progetti di ristrutturazione e futura gestione dei servizi di: 1) trasporto pubblico locale; 2) scuolabus; 3) utenti diversamente abili; 4) trasporto privato.
I lavoratori, all’epoca della istituzione della società, non hanno condiviso l’esternalizzazione dei pubblici servizi; e ciò non soltanto nel merito, ma soprattutto per il metodo, caratterizzato da assoluta mancanza di concertazione delle scelte e delle decisioni con le parti sociali, e specialmente i lavoratori.
Tale condotta unilaterale ha caratterizzato, del resto, anche la successiva gestione della società.
Il risultato (sotto gli occhi di tutti) è che, invece dei profitti sperati e promessi, viviamo la presente situazione gravemente critica, che possiamo definire fallimentare, quanto meno da un punto di vista di raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Oggi, possiamo affermare con certezza che la gestione mediante azienda speciale non avrebbe prodotto risultati peggiori (fermo restando che avrebbe potuto produrne di migliori).
È ferma opinione dei lavoratori che gli errori commessi debbano essere evitati per il futuro.
Non è, parimenti, accettabile che sia ritenuta scontata una esternalizzazione completa del servizio ad imprese private; anche tenuto conto che non è affatto vero che non esistano strumenti normativi per conservare in ambito pubblico i servizi di trasporto.
Mentre, la futura realizzazione dello scalo aeroportuale della città può costituire, indubbiamente, fattore di aumento dei ricavi dei servizi di trasporto, se valorizzato finalmente in una strategia unitaria, dei trasporti e dello sviluppo più in generale.
Per questa ragione, i lavoratori chiedono che, questa volta, sia discussa seriamente e senza pregiudiziali la possibilità di conservare la gestione dei trasporti in ambito pubblico, sperimentando ogni soluzione possibile, che si tratti di un’azienda speciale, una società che realizzi economie di scale, o la partecipazione di partner privati con i soggetti pubblici.
Correlativamente, non intendono accettare decisioni unilaterali delle quali non comprendono ragioni ed obiettivi reali.
Invitiamo, pertanto, l’amministrazione comunale a voler aprire, immediatamente, un tavolo di concertazione al quale far partecipare tutte le parti sociali interessate, unitamente ai tecnici attualmente incaricati della gestione ed alle rappresentanze dei lavoratori.
Assicuriamo, da parte nostra, una partecipazione leale e senza pregiudiziali in ordine alle decisioni finali, a patto che tale atteggiamento sia condiviso dalla parte pubblica.
Ove ciò non avvenga, e si intenda procedere senza concertazione alla predisposizione della gara di appalto, manifestiamo fin d’ora la determinazione (limitatamente ai lavoratori provenienti dai ruoli comunali) di avvalersi del diritto di opzione per la riassunzione alle dipendenze del Comune, come consentito dalla contrattazione collettiva sottoscritta all’atto della costituzione della società.
Un impegno assunto dalla medesima amministrazione attualmente in carica, e che siamo certi sarà onorato, non dubitando che il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali tutti per primi rispetteranno il principio universale: pacta sunt servanda i patti si rispettano!
Questo documento è redatto e sottoscritto nell’esigenza di farlo pervenire ai Consiglieri prima del Consiglio indetto per il 14 dicembre 2007; è ferma intenzione dei lavoratori di Francigena discutere ed approvare i principi in esso contenuti unitamente alle loro organizzazioni sindacali, nel corso di un’assemblea che sarà indetta nei prossimi giorni.
Avvocato Massimo Pistilli