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Romano Giovannetti
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-A seguito di un monitoraggio della Coldiretti in alcuni mercati è stato riscontrato che le ciliegie hanno raggiunto valori record di 15 euro al chilo ed i fagiolini 12 euro mentre il prezzo del pomodoro ciliegino è di 4 euro, zucchine a 5 euro, mele fuji a 2,4 euro e clementine a 2,5 euro con l'insalata che è andata esaurita nel corso della giornata.
E' quanto denuncia la Coldiretti nel sottolineare che sono stati rilevati aumenti fino al 100 per cento rispetto a giorni scorsi in molte città a dimostrazione che la carenza delle forniture provocata dallo sciopero dei tir rischia di favorire accaparramenti e speculazioni con rincari anomali dei prezzi che potrebbero avere effetti negativi sull'inflazione che ha già visto salire la frutta del 4,7 per cento a novembre rispetto all'anno precedente secondo l'Istat.
Una situazione che sottolinea il Presidente della Coldiretti di Viterbo, Michelini - potrebbe essere amplificata dall'annunciato arrivo del maltempo con il gelo che rischia di danneggiare le coltivazioni nei campi.
I prezzi di frutta e verdura aumentano di quattro volte dal campo alla tavola secondo l'indagine dell'antitrust ed i n attesa che nell'arco di una settimana venga ristabilita la normalità nella distribuzione di prodotti alimentari occorre - sottolinea ancora Michelini - una maggiore attenzione da parte delle Autorità responsabili per vigilare su comportamenti anomali. In particolare - denuncia Michelini - sono praticamente scomparsi dai banchi di vendita i cartellini che devono riportare obbligatoriamente oltre al prezzo la provenienza, la varietà ed il livello di qualità per consentire ai consumatori di fare i necessari confronti.
Serve però anche un impegno supplementare da parte dei consumatori nelle scelte di acquisto e per combattere il caro prezzi nei prodotti alimentari dovuto allo sciopero dei trasporti il consiglio - precisa lil Direttore della Coldiretti di Viterbo, Giovannetti - è di preferire prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole.
Per non cadere nelle trappole del mercato occorre verificare la presenza delle etichette e di scegliere gli ortaggi e la frutta con il giusto grado di maturazione quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, ma anche di optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l'elevato grado di freschezza e minore scarto. Inoltre vale la pena approfittare, quando è possibile fare spostamenti, dell'apertura dei mercati all'ingrosso ai privati cittadini, prevista dalla legge in orari determinati, consente risparmi con acquisti a collo (cassetta o altro) e di usufruire degli eventuali "saldi last-minute.
Una scelta che consente di ridurre le intermediazioni e di fare acquisti convenienti con il miglior rapporto prezzo/qualità è anche quella di comperare direttamente nella quasi 50mila imprese agricole nazionali che vendono frutta, formaggi, vino, olio e salumi e altre specialità alimentari e che in vista del Natale sono presenti in molte città con i mercatini della campagna.
La possibilità di fare acquisti di prodotti alimentari direttamente dagli agricoltori - continua Giovannetti - che offrono esclusivamente prodotti delle proprie aziende ai distributori automatici di latte fresco proveniente direttamente dalle stalle fino alle imprese agricole dove è possibile acquistare direttamente prodotti aziendali.
Sulla base dell'ultima indagine Coldiretti - Agri 2000 sette italiani su dieci hanno comperato cibo o bevande direttamente dagli agricoltori per la qualità e freschezza dei prodotti offerti, per sostenere l'economia locale ed anche per convenienza con risparmi attesi fino al 30 per cento.
• verificare la presenza dell'etichetta di provenienza e acquistare prodotti di stagione;
• prediligere le varietà di stagione coltivate in serra o in pieno campo che presentano il miglior rapporto prezzo qualità:
• preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza;
• privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati rionali e di Paese e nei punti vendita specializzati della grande distribuzione dove è possibile fare buoni affari ed è più facile individuare l'origine e la genuinità dei prodotti;
• scegliere gli ortaggi e la frutta con il giusto grado di maturazione, quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali;
• optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l'elevato grado di freschezza;
• approfittare dell'apertura dei mercati all'ingrosso ai privati cittadini, prevista dalla legge in orari determinati, consente risparmi con acquisti a collo (cassetta o altro) e di usufruire degli eventuali "saldi last-minute.
Ciliegie 15 euro al chilo
Fagiolini 12 euro al chilo
Pomodoro ciliegino 4 euro al chilo
Zucchine 5 euro al chilo
Mele fuji 2,4 euro al chilo
Clementine 2,5 euro al chilo