Riceviamo e pubblichiamo - Che al Sindaco non piaccia come si muove l’opposizione, sta nelle cose.
Non ci preoccupa. Saranno gli elettori a giudicare i rispettivi ruoli e la credibilità delle proposte amministrative.
Al momento una puntualizzazione è però necessaria.
Scaricare sull’azione politica dell’opposizione in consiglio la definizione di “terrorismo giudiziario” cercando di sollevare polveroni non risolve la questione, sempre più evidente, del conflitto tutto politico che ha instaurato con lo stesso consiglio comunale, che è ragione e causa della paralisi e della confusione amministrativa di questo mandato consiliare.
Quando non gli torna il conto della interpretazione plebiscitaria che ha del suo mandato amministrativo, nel rispetto dei diversi ruoli, il sindaco evoca i “poteri forti” ed i complotti.
Nell’esprimere solidarietà e condivisione all’azione del consigliere Bruno, continueremo a svolgere, come fatto finora responsabilmente nell’interesse generale, il nostro ruolo nelle aule del consiglio e delle commissioni.
Se vuole affermare veramente il metodo del confronto democratico, cominci a fare quello che non ha mai fatto.
Rispondere, a noi e alla città soprattutto, in maniera convincente sul merito delle questioni e dei problemi piuttosto che ignorare, tacere, considerare l’aula consiliare una fastidiosa occupazione, sviare dalle cose con toni e argomenti inutilmente sprezzanti. E questi si veramente insopportabili.
Francesco Serra
Capogruppo Pd