Riceviamo e pubblichiamo - Continua la vertenza nel recapito provinciale e regionale
Dal 14 dicembre al 12 gennaio astensione dagli straordinari e da qualsiasi prestazione aggiuntiva di tutto il personale del recapito di Poste Italiane.
Si estende in tutta Italia la vertenza del recapito in Poste Italiane.
Oltre che nel Lazio, la SLC-CGIL sciopera anche in Liguria, Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Sicilia, Campania, Marche.
È un segnale forte di quanto siano valide le motivazioni che ci avevano portato, anche da soli, ad aprire una vertenza nella nostra Provincia e nel Lazio.
È per questo che accogliamo con piacere anche la dichiarazione di sciopero delle altre organizzazioni sindacali che non avevano aderito in precedanza, nella speranza che questo sia un segnale per ricostruire quell’unità di cui tutti i lavoratori hanno bisogno.
Quintali di posta giacente, zone di recapito sguarnite per molti giorni, carenze di personale, continui sforamenti dell’orario di lavoro, straordinari non pagati, zone di recapito sproporzionate e senza alcun aggiornamento da molti anni, ferie arretrate che non possono essere smaltite per la carenza di personale.
Tutte cose che appesantiscono il lavoro e determinano un cattivo funzionamento del servizio.
Una riorganizzazione del recapito pesantissima che ha aggravato ancora di più le criticità di questo settore.
Una riorganizzazione che doveva rappresentare lo strumento per affrontare la liberalizzazione del mercato postale si è trasformata, in assenza di concertazione con le organizzazioni sindacali e con una gestione approssimativa delle emergenze come un vero e proprio girone infernale nel quale i lavoratori ed i cittadini-utenti sono finiti loro malgrado.
Ma è bene che si riaffermi con forza che i disservizi che i cittadini subiscono non sono causati dai lavoratori ma dall’Azienda che mira solamente ad aumentare i profitti con un risparmio sul costo della manodopera.
Vogliamo scusarci con la clientela, ma i disagi non dipendono dai portalettere, nonostante si lavori con un orario superiore a quello contrattuale ed in condizioni di sicurezza precarie.
Vogliamo spiegare, che il nostro impegno quotidiano è finalizzato al soddisfacimento delle esigenze dei clienti ed a mantenere alta la qualità del servizio perché solo in questo modo potremo difendere il nostro posto di lavoro.
Vogliamo continuare ad informare i cittadini che la ristrutturazione pesantissima che è in atto ha come risultato, assurdo, non di rendere più efficace il servizio di recapito, ma di peggiorarlo.
Questo è motivo di grande preoccupazione, perché la perdita di qualità allontanerebbe la clientela dalla nostra azienda.
La nostra vertenza contro Poste Italiane non è fatta solo per la difesa del nostro futuro occupazionale, ma anche e soprattutto per assicurare “il servizio universale per la consegna della corrispondenza” a tutti i cittadini, per questo vogliamo continuare a lavorare.
Segretario Provinciale SLC-CGIL Viterbo Carlo D’Ubaldo