- Non è stato sospeso il fermo dei servizi di autotrasporto, dopo che il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha fatto scattare la precettazione.
Cna-Fita, insieme con le altre associazioni che hanno proclamato le cinque giornate di protesta (fino alla mezzanotte di venerdì 14), considera “inefficace il provvedimento, che neppure prende in considerazione le ragioni alla base del fermo, anch’esse connesse a diritti fondamentali, primo fra tutti quello al lavoro”, rilevando che, tra l’altro, non sono state attivate le previste procedure di conciliazione.
Mentre si auspica una convocazione a breve da parte del governo, restano dunque i presidi organizzati lungo le principali arterie della Tuscia, con l’impegno dei trasportatori a rispettare il codice di autoregolamentazione, come dice Mario Zucca, presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Cna-Fita.
Sono assicurati, in base al codice, i servizi essenziali, come il trasporto dei giornali, al fine di garantire la libertà di comunicazione; la distribuzione, a giorni alterni, del latte; la consegna di tutti i prodotti destinati a ospedali, farmacie, ricoveri, mense, scuole, cliniche e case di cura, per tutelare il rifornimento nei luoghi di istruzione e di assistenza.
Garantiti altresì il trasporto di carburante alla rete di pubblico approvvigionamento (nella misura del 50 per cento, da realizzare tramite il concorso degli automezzi in disponibilità del conto proprio), di animali vivi destinati alla macellazione, di materiali per gli altiforni (limitatamente a quelli utili al mantenimento delle calorie necessarie all'approvvigionamento per ciò che riguarda la sicurezza degli impianti), di rifiuti, di acqua potabile e prodotti per allevamento (quando l'emergenza è sancita dalle Asl competenti per territorio con richiesta avanzata dalle Prefetture oppure da organismi territoriali della Protezione Civile).
Per informazioni, ci si può rivolgere a Cna-Fita, al numero verde 800-437744.