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Operazione Santa Barbara
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Il questore Micillo e il capo della Mobile Zampaglione con il materiale sequestrato
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Salvatore Tranne, il capo della banda
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Giovanni Bernabucci
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Vladimiro Esposito
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Francesco Turchetti
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La bandiera nazista sequestrata
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Il materiale sequestrato
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Operazione Santa Barbara
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Un'unità cinofila che ha partecipato all'operazione della Mobile
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- Spaccio di droga a studenti, arrestati quattro viterbesi.
Vasta operazione antidroga della Mobile, guidata Fabio Zampaglione.
Dopo mesi di intercettazioni e appostamenti gli uomini della mobile, questa mattina, hanno arrestato, con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio: Salvatore Tranne detto “Zucca” (32 anni), Vladimiro Esposito “Miro” (37 anni), Francesco Turchetti “Tozzetto” (29 anni), tutti nati e residenti a Viterbo, e Giovanni Bernabucci detto “Jena” (33 anni) nato a Roma ma anche lui residente nel capoluogo.
I quattro abitavano nel quartiere Santa Barbara, di qui il nome dell’operazione. E svolgevano ufficialmente diverse attività lavorative dal fioraio al piastrellista.
“I quattro - ha spiegato il questore Micillo - spacciavano, secondo quanto risulta dalle intercettazioni, hascisc agli studenti, attraverso intermediari. Un reato che suscita particolare allarme sociale. Due degli arrestati sono legati agli ambienti delle tifoserie di estrema destra”.
In particolare in casa di Tranne sono stati sequestrati manganelli, un’ascia, una spada da samurai e una bandiera con emblema nazista, come ha spiegato il capo della Mobile Zampaglione.
Oltre ai quattro arrestati, che sono stati portati al carcere di Mammagialla, sono stati denunciati a piede libero, con le stessa accusa, altri sei viterbesi.
“Oltre ai manganelli, all’ascia, alla spada e alla bandiera - afferma Zampaglione-, abbiamo sequestrato nel corso dell’inchiesta, 5 mila euro, 300 grammi hascisc di provenienza Africana, in gergo “cioccolata”, tre auto di grande cilindrata e bilancini di precisione per il confezionamento delle dosi.
I quattro organizzavano anche festini in cui distribuivano la droga gratuitamente. In particolare durante un matrimonio. Tranne era considerato il capo della banda”.
“Una sorta di attività promozionale quella della distribuzione gratuita”, spiega Micillo.
I quattro erano vecchie conoscenze della polizia. Tranne era uscito dal carcere grazie all’indulto ed è un un ultra della Lazio, che seguiva la squadra anche all’estero, secondo la polizia.
Tanto che sui muri di Viterbo in passato sono apparse scritte del tipo: “Zucca libero”.
La banda movimentava qualcosa come 200 grammi di hascisc alla settimana per un giro di affari di migliaia di euro.
L'operazione della mobile durata diversi mesi ha impegnato circa 50 uomini della polizia e anche unità cinofile.