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L'assessore Trappolini
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- “Oltre 400 mila euro verranno spesi nel secondo semestre per la cultura in Provincia”.
Lo annuncia Renzo Trappolini, assessore provinciale alla Cultura, riferendo che il 2 agosto scorso la Regione ha concesso 100 mila euro da destinare alle iniziative culturali per celebrare l’80° anniversario della istituzione della Provincia di Viterbo, già proposte e illustrate all’apposita commissione di Palazzo Gentili e al consiglio provinciale.
“Si può ora portare a termine la definizione del programma che si svolgerà da settembre a dicembre aggiunge Trappolini e un apposito gruppo inter-assessorile, guidato dal presidente Alessandro Mazzoli, è già al lavoro”.
Il programma si avvarrà anche delle risorse previste in bilancio pari a 80 mila euro e comprende eventi istituzionali, celebrazioni di anniversari contestuali oltre a iniziative di valorizzazione delle caratteristiche identitarie del territorio.
La Regione ha concesso, inoltre, altri 100 mila euro per finanziare direttamente progetti in base alla legge n. 32 del 1978, che comprendono tra l’altro la pubblicazione del catalogo degli artisti viterbesi contemporanei, il sostegno alla consolidata esperienza dei “Quartieri dell’Arte” che hanno interessato vari centri della Tuscia, mostre e iniziative giudicate meritevoli.
La giunta ha anche deliberato la concessione di 126 mila euro a favore di 78 associazioni culturali, selezionate dall’apposita commissione tecnica tra le 214 che hanno partecipato all’annuale bando.
“Con questo atto prosegue -, sono state sostenute 31 iniziative nel settore delle attività espositive e arti, 18 per convegni, studi e documentazione, 29 per la valorizzazione delle tradizioni culturali.
Anche a queste risorse ha contribuito con 70 mila euro la Regione, mentre il presidente Mazzoli ha sottolineato che nel secondo semestre dell’anno vedremo così i frutti del lavoro fatto dall’assessorato alla Cultura per rendere sempre più efficace la collaborazione con la Regione”.
“Ma - conclude Trappolini - la possibilità per la Provincia di fare una organica politica culturale, non potrà prescindere dalla necessità che la Regione riduca il peso dei suoi interventi diretti, delegando alle Province la programmazione di iniziative e parte delle risorse che essa attualmente gestisce in base alla legge n. 32 del 1978, come più volte richiesto e, peraltro, già proposto dall’assessore regionale Giulia Rodano.
Si consentirebbe così il sostegno di molte altre iniziative come quelle risultanti dal bando che, pur avendo conseguito buoni punteggi di merito, non sono state finanziate per carenza di fondi”.