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Il sindaco Luzi
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- “Nel villaggio globale anche le piccole realtà possono fare grandi cose”. Così il sottosegretario alle Politiche Agricole Guido Tampieri ha parlato durante il convegno “Il museo del vino.
Soggetto globale di sviluppo integrato”, che si è tenuto l'altro ieri al Centro visite di Castiglione in Teverina. Il seminario ha aperto ufficialmente la 24esima festa del vino dei colli del Tevere che si concluderà domenica 12 agosto.
Vi hanno preso parte il sottosegretario alle Politiche agricole Guido Tampieri, la responsabile dell’area museale dell’assessorato alla Cultura della Regione Lazio Laura De Martino, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli, il rettore dell’Università della Tuscia Marco Mancini, sindaco di Castiglione in Teverina Mirco Luzi, l’antropologo e ideatore del progetto Marcello Arduini e il direttore dei lavori Alvaro Baffo. Relatore del convegno il caporedattore della rivista “Il gambero rosso” Stefano Polacchi.
Argomento della discussione il nascente museo del vino. “E’ un progetto spiega il sindaco Luzi - che con grande impegno stiamo portando avanti. Il complesso musale, che sorgerà nelle ex cantine Vaselli, ha un prospetto ambizioso. Non solo museo infatti, ma anche area didattica, enoteca e sala conferenze, il tutto racchiuso in uno spazio di 4mila metri quadrati. Contiamo di poterlo inaugurare l’anno prossimo, magari durante la festa del vino. Il museo è un’opera fondamentale per il territorio perché potrà diventare volano anche per il rilancio turistico ed economico”.
Due i momenti fondamentali della giornata di ieri, che hanno aggiunto altre due tessere per la realizzazione del museo del vino: il viaggio virtuale attraverso il museo e la firma del protocollo d’intesa tra Comune di Castiglione in Teverina e Università della Tuscia per una collaborazione fattiva nell’ambito della ricerca e della didattica che troverà largo spazio all’interno del complesso.
“L’operazione del museo dice il presidente Mazzoli - è importante in quanto si tratta della prima e unica opera di questo tipo nel nostro territorio. A Castiglione prende corpo un progetto innovativo di grande respiro chiama in causa la memoria storia del paese, e che quindi fa sì che i cittadini siano protagonisti di questo percorso; il futuro in quanto la stretta collaborazione con l’ateneo viterbese promette crescita e valorizzazione delle eccellenze; e sviluppo in quanto il museo sarà dinamico e sarà sempre possibile immettere elementi di novità e la comunità tutta si mette in gioco. E’ una sfida per tutti noi che grazie a questo museo avremo la possibilità di far crescere non solo questo territorio ma la provincia tutta”.
La firma del protocollo tra l’Università della Tuscia e il Comune di Castiglione in Teverina è stata corroborata dalle parole del rettore Mancini: “Collaboreremo per la gestione del museo. E’ l’aspetto innovativo che ci ha convinti ad intraprendere da subito questa sfida, giustamente ambiziosa”.
La conclusione dei lavori del convegno è stata affidata al sottosegretario alle Politiche agricole Guido Tampieri: “Nessun alimento è così ricco di dimensioni culturali come il vino che quindi assurge alla funzione di bene culturale. In un momento in cui l’omologazione è il richiamo principale, questo museo esprime un desiderio di identità che diventa cultura della differenza. L’identità di una terra è in divenire e custodi sono i gesti antichi. Preservarli e ravvivarli è la sfida da compiere”.