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Senza filtro
- Quale futuro per la Vetralla Servizi?
Su questa società del Comune di Vetralla ancora non si riescono a gettare basi certe per il futuro.
Ormai la storia sembra dar ragione a chi fin dall’inizio diffidava delle procedure che si sono concordate con taluni sindacati, superata la riduzione di personale licenziando gli operai ritenuti di eccesso, dopo la lite in famiglia per la proposta di riduzione di orario lavorativo a 10 ore settimanali, continuano le fasi negative.
Ancora non si sa quando verrà erogata la 14esima mensilità, ulteriore doccia fredda per gli operai che, ormai oltre allo svanire del sogno di guadagnarsi uno stipendio decoroso, vedono sfumato anche questo risicato importo di cui facevano affidamento.
C’è da dire che anche questo alimenta i dubbi iniziali smentisce tutti i “buoni” propositi affermati.
Al di là di quanto pronunciato anche nell’incontro che abbiamo avuto, ancora non si riesce ad avere un briciolo di piano di risanamento e/o di impegno a continuare, i vari propositi di consigli comunali aperti, nuovi affidamenti di servizi, di continuare a mantenere l’occupazione esistente, tutto fumo.
Di fatto rimane la sostanza che gli operai, che non sanno più a quale santo votarsi, sono in balia delle teorie più fantasiose.
A questo punto si intravedono tutti i segnali di un disegno concordato di smantellare la società attraverso meccanismi di dubbi: la creazione di cooperative per l’occasione, le difficoltà economiche, debiti consolidati non si sa come, servizi che vengono “persi”, ulteriori e sopraggiunte difficoltà economiche, cercare attraverso strani meccanismi il consenso per proporre di lavorare 10 ore settimanali, portano a ben altre conclusioni.
Forse alla conclusione che l’accordo per la riduzione di personale fatto all’inizio della storia non ha un senso.
Ribadiamo ancora una volta che l’amministrazione comunale non può escludersi dalla sua diretta responsabilità come socio unico della società, e la stessa amministrazione deve pronunciarsi ed impegnarsi per quello che vuole fare in futuro, senza ricorrere a strani meccanismi poco adatti per una amministrazione pubblica.
Pertanto, per il decoro e la dignità dei dipendenti, anche di coloro che si sono impegnati per ridimensionare l’orario a 10 ore settimanali, torniamo a sollecitare l’amministrazione comunale ad impegnarsi ed essere trasparente per un esame vero della situazione con impegni e volontà precise da non dedicarsi a pochi intimi.
Il responsabile Fe.Na.SALC CISAL
Francesco Pantaleo