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Andrea Cutigni
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Riceviamo e pubblichiamo
- Siamo rimasti stupiti dal significato politico che avviene attribuito da più parti alla riunione dei quadri dirigenti provinciali dei Ds di lunedì 30 luglio scorso.
Di fronte a una situazione regionale e nazionale tutt’altro che definita, non si comprende come quell’incontro possa aver sancito l’adesione in blocco dei Ds viterbesi ad una piuttosto che ad altra lista per la costituente del Pd.
Non è dato sapere come in Provincia di Viterbo si possano formalizzare scelte non completamente delineate neppure a livello nazionale.
Per quanto ci riguarda sosterremo la candidatura di Veltroni, anche se stiamo apprezzando molto il contributo alla costruzione del nuovo soggetto che sta arrivando dal ministro Rosy Bindi.
Valuteremo le modalità del nostro sostegno collettivamente, anche insieme ai compagni ed agli amici che si sono avvicinati a noi dopo il congresso.
E’ però chiaro sin da adesso che, nel contesto del nuovo partito e dell’attuale situazione politica italiana, gli indistinti richiami all’unità della classe dirigente siano in realtà inviti all’unanimismo.
Non è pensabile che un processo come quello che ci vede impegnati sia affrontato con spirito gattopardesco (tutto cambi, purché nulla cambi).
Occorre rifiutare l’idea che i vecchi apparati, seguendo i leader di riferimento, si trasferiscano armi e bagagli nel nuovo partito, senza alcuna effettiva commistione culturale e politica.
In una simile (apparente) unitarietà si scorgono con chiarezza i germi dlle future divisioni.
Nel percorso che ci viene proposto c’è un “noi” ed un “loro”.
Non ci è sfuggito il successo dell’iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Parroncini ed il suo significato politico.
Quel giorno abbiamo sentito considerazioni del tutto simili a quelle che noi facciamo da tempo.
Anche noi, come la grande maggioranza dei presenti in quella sala, confidiamo che il 14 ottobre sia veramente la data di un nuovo inizio.
Perché sia cosi occorre però che il gruppo dirigente si accosti a quella data con il coraggio e la generosità che impongono i grandi eventi, guardando altre gli angusti confini del proprio orticello.
Per Coodinamento Provinciale di Viterbo
per la Terza Mozione
Andrea Cutigni