Viterbo - Tarquinia
Aeroporto, Daga e Farini bacchettano gli ambientalisti
31 agosto 2007 - ore 2,30
Riceviamo e pubblichiamo - Vogliamo dare una risposta "ambientalista" alle opinioni contrarie all'ipotesi di un aeroporto a Tarquinia, a Pian D'Organi, nell'area pubblica destinata all'industria a ridosso dell' Autostrada A12.
Un aeroporto al posto delle attività industriali, dove già esiste un enorme deposito di carbone da chiudere che inquina il territorio circostante. Distante dai centri abitati il collegamento con il Porto di Civitavecchia, con la Ferrovia Roma-Genova e con Roma-Eur a mezzora.
Queste caratteristiche non le possiede Viterbo né Frosinone né Latina - Fiumicino e Ciampino non reggono più le nuove richieste di traffico ed il governo non noi, ha deciso di costruire il terzo aeroporto intorno a Roma.
Il sindaco di Roma, non noi, ha proposto la località più prossima a Roma. La polemica quindi va indirizzata al governo e al sindaco di Roma.
Si sostiene che l'aeroporto inquina, ma se cosi è dovrebbe inquinare anche a Viterbo, Frosinone e Latina.
Quindi la soluzione è non costruire più aeroporti perché inquinano?
Blocchiamo il trasporto aereo o pretendiamo invece che questi impianti siano sottoposti a valutazione d'impatto ambientale con le prescrizioni a tutte le misure di sicurezza necessarie alla salvaguardia della salute e dell'ambiente?
Riteniamo giusta questa seconda ipotesi. Il Porto di Civitavecchia è costato tanto territorio e produce problemi ambientali dobbiamo chiuderlo o obbligare le compagnie di navigazioni al rispetto delle regole?
C'è un altro aspetto, il più importante per gli ambientalisti, l'anidride carbonica che provoca l'effetto serra e i mutamenti climatici ha prevalentemente due origini: il traffico da motorizzazione soprattutto privata e gli impianti industriali.
Per non parlare delle polveri sottili dei metalli pesanti che agiscono sul territorio.
La domanda di spostamento delle persone da un luogo all'altro aumenterà del 10% nei prossimi cinque anni, cosi come quella delle merci. Vogliamo scegliere la ferrovia, il cabotaggio, il trasporto aereo e gli autobus (trasporti collettivi) oppure continuare con il trasporto su gomma delle merci e delle persone?
Vogliamo ricordare che l'Italia ha il triste primato mondiale del trasporto su gomma.
Alle richieste di movimento bisogna rispondere prevalentemente con il trasporto pubblico ed anche privato purché collettivo oppure vi è chi pensa che sia più utile utilizzare i Tir e i Suv che intasano le nostre città?
Non vorremmo che il carbone a Civitavecchia impedisca l'espansione del Porto ed ora anche dell'aeroporto.
Anche da questo punto di vista si dimostra come scelte miopi dei governi centrali e locali vorrebbero impedire uno sviluppo alternativo del nostro territorio.
Noi crediamo che è giunto il tempo di finirla con le polemiche (di ripicca) e proporre un ambientalismo più avanzato che guardi (nella salvaguardia della salute) anche all'occupazione.
Mario Farini
Luigi Daga
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