Viterbo - Macchina di santa Rosa - Luigi Zucchi, figlio del creatore di Volo d'angeli, solidale con chi sta lavorando per rimontare Ali di luce
Sono con Cesarini e gli operai...
30 agosto 2007 - ore 1,40
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Volo D’Angeli 1977 costruito senza ponteggio
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Volo D’Angeli durante la costruzione |
Riceviamo e pubblichiamo in esclusiva un intervento di Luigi Zucchi - È con grande ansia e trepidazione che sto seguendo la riparazione della macchina di Santa Rosa Ali di Luce, quest’anno colpita dalla forte tromba d’aria.
Ricordo che anche il nostro Volo D’Angeli dovette essere costruito senza l’impalcature dall’1975 al 1978 a causa di un incidente mortale di un nostro operaio.
Sono ricordi tragici che riaffiorano alla mente.
Ricordo quando, montata la Macchina, in quegli anni la pioggia ed il vento la facevano oscillare.
Ed essendo realizzata in cartapesta, ovviamente l’acqua piovana ci creava notevoli difficoltà.
La nostra esperienza, passione e devozione per S. Rosa ci faceva superare ogni ostacolo con grande sacrificio da parte mia, di mio padre e di alcuni facchini.
In questi momenti sono consapevole che tutti coloro che stanno lavorando per Ali di Luce si trovano in condizione di lottare contro il tempo e affrontano mille difficoltà.
Questa situazione l'ho vissuta al tempo del Volo D’Angeli, quando mi prodigavo in ogni sorta di lavoro e persino tagliare le funi collegate al braccio della gru, perciò sono vicino e solidale con il costruttore e con tutti gli operai.
Auguro loro che la costruzione e la riparazione di Ali di Luce possa essere portata a compimento per il tradizionale trasporto del 3 settembre.
Luigi Zucchi
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