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Viterbo - An - Il presidente Grassini e il commissariamento del circolo cittadino
"Nessun rimpianto per la perdita di Rocchi" 27 agosto 2007 - ore 14,30
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Gabriella Grassini |
Riceviamo e pubblichiamo - Quale presidente provinciale di An, ho ritenuto opportuno non intervenire sui vari comunicati stampa, sinora distribuiti a iosa da 4 o 5 tesserati che usano l’appartenenza politica per dare gratuito sfogo alle loro ambizioni represse, per celare le loro insicurezze, per assaporare l’ebbrezza di uscire dal grigio e perenne anonimato, in definitiva per autoconvincersi di esistere.
Così farò anche in futuro. Mi permetto questa unica, doverosa eccezione, intesa a fornire ai tesserati e simpatizzanti nonché all’attento lettore, la giusta interpretazione della lettera indirizzata da Andrea Rocchi a Maurizio Federici (Capogruppo di AN al Comune di Viterbo).
Semplice lettera affrancata e spedita dal Rocchi al caro Federici, amico di partito?
No, per carità! Occorre mostrarsi!
Affascinato dal popolare tormentone ormai in voga, tale Andrea Rocchi ha pensato bene di usare la più platinata casella postale stampata!
Ha pensato bene, ma ha scritto male. E non solo per gli errori di ortografia, anche, e, soprattutto, per la sostanza.
Infatti, ai sensi dell’art.1, comma 1, del vigente regolamento, le assemblee dei circoli per l’elezione dei Presidenti devono avere luogo di norma prima del congresso provinciale e, comunque, entro 30 giorni dallo svolgimento del Congresso stesso.
Tale disposizione regolamentare è stata disattesa dall’ex presidente di circolo di Viterbo, Andrea Rocchi.
Nell’ambito delle competenze conferite al presidente provinciale dal successivo comma 10 dello stesso art. 1, ho provveduto a nominare il Commissario. La mia scelta fiduciaria è caduta su Maurizio Federici.
L’asserita auto proclamazione commissariale è solo una insulsa affermazione di chi non ha avuto il coraggio di celebrare il congresso di circolo che, verosimilmente, mai lo avrebbe riconfermato presidente e di chi si è auto sospeso dalla stessa carica quando già, per regolamento, non la rivestiva più.
Nessun rammarico, nessun rimpianto per la perduta carica di presidente del signor Rocchi, per la sua vaga attività di circolo, per la sua ortografia, per la sua mancata partecipazione alle riunioni della giunta provinciale, per le sue sterili e perenni critiche a tutti i presidenti provinciali (nessuno escluso), agli eletti ed amministratori di AN (nessuno escluso), alla linea politica nazionale e territoriale del Partito.
L’onestà intellettuale suggerirebbe a Rocchi di verificare se An sia veramente il partito in cui si riconoscono i suoi ideali.
Colgo l’occasione per inviare un cordiale saluto agli iscritti, ai simpatizzanti, ai lettori, ricordando che il tesseramento è aperto sino al 30 settembre.
Gabriella Grassini
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