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Viterbo - Corso professionale - Scadenza bando il 10 settembre
Vittime di violenza, la Provincia forma tecnici
22 agosto 2007 - ore 13,25
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Palazzo Gentili |
- Scadranno il 10 settembre i termini per partecipare al corso di formazione professionale che cade sotto la dicitura “Tecnico per gestione d’impresa”, ma che nello specifico mira a educare 18 donne che poi possano lavorare all’interno dei rifugi per vittime di violenza, case famiglia e strutture simili.
Il bando è rivolto esclusivamente a donne, inoccupate o disoccupate da 12 a 23 mesi, occupate con contratti a causa mista, in possesso di diploma di scuola media superiore e di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Le domande di ammissione, redatte in carta semplice e con allegata la documentazione che attesta i requisiti richiesti, vanno consegnate, entro appunto il 10 settembre 2007, al centro provinciale di formazione professionale in via Richiello 8, a Viterbo, che ospiterà le lezioni, oppure all'assessorato alla Formazione professionale in via Saffi, 49.
“La violenza alle donne, in qualunque forma si presenti spiega l’assessore alla Formazione professionale Giuseppe Picchiarelli -, è uno dei mali sociali più nascosti, soprattutto quando determinate azioni si consumano all’interno della famiglia. Esistono purtroppo tante forme di violenza, che vanno da quella fisica al mobbing”.
Per aiutare le donne vittime di abusi, ma anche bambini colpiti dallo stesso fenomeno, l’assessorato ha quindi ideato questo corso che formerà figure professionalmente preparate a gestire strutture antiviolenza.
“Il progetto si svilupperà attraverso un primo momento formativo, per un totale di 200 ore in aula dice Picchiarelli -, per poi concludersi con 400 ore di stage, all’interno delle associazioni di volontariato predisposte all’accoglienza delle vittime di violenza, o negli uffici della consigliera delle Pari opportunità e presidi socio-sanitari, al fine di favorire al termine del percorso una forma di cooperazione volta all’auto-impiego”.
“Voglio ringraziare in particolar modo le volontarie del centro antiviolenza Erinna dichiara Picchiarelli dal cui contributo è scaturito il progetto, dimostrando ancora una volta come sia necessario puntare su un incremento della formazione per offrire un aiuto ancora più qualificato”.
“D’altronde conclude l’assessore ricorrenti episodi ai danni delle donne di cui quotidianamente sentiamo parlare, impongono il contributo di tutti per determinare una nuova cultura dei diritti e del corpo femminile”.
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