 |
L'assessore Trapè
Copyright Tusciaweb |
- “Il progetto presentato, condiviso dalle associazioni venatorie, è stato finanziato - spiega l’assessore alla Caccia Mario Trapè - e abbiamo dato quindi il via all’introduzione di questa specie nella Tuscia.
Ovviamente in modo selettivo e razionale, proprio per tener conto della tutela delle colture agricole, degli allevamenti, dell’incolumità dei cittadini e della fauna che popola i territori di appartenenza. Il ripopolamento della starna rappresenta un nuovo passo avanti a favore di una corretta gestione del territorio, che aveva portato all’introduzione di alcune limitate restrizioni a favore del suo ripopolamento”.
Il progetto rientra nei piani di miglioramento ambientale e di immissione della fauna selvatica negli ambiti territoriali di caccia Vt1 e Vt2.
Il ripopolamento della starna nel territorio viterbese (in zona compresa tra il capoluogo e Montefiascone) partirà proprio in questi giorni. La fase di realizzazione del progetto prevede che verranno rilasciate coppie di starne di origine italiana in piccole voliere, dove saranno tenute per cinque giorni prima di essere liberate. Le specie all’avvio del progetto saranno costantemente monitorate dal dipartimento di produzioni animali dell’Università della Tuscia.
“Prima e dopo l’immissione delle starne dice l’assessore Trapè verranno adottate delle misure di tutela. Saranno cioè sospese le immissioni di fagiani e sarà controllato tutto il territorio.
Ovviamente sarà fatto un controllo selettivo dei predatori negli ambiti durante tutto il periodo dell’immissione. Tutte queste attenzioni conclude - sono il segnale che l’assessorato vuole garantire un’ottima stagione venatoria nella Tuscia”.