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L'assemblea a Villanova contro il luna park in via Garbini |
- Fermate quel luna park prima che sia troppo tardi. Ma forse lo è già.
La prospettiva d’avere sotto casa per tre settimane le giostre, con rumori, auto che vanno e che vengono, con tutti gli annessi e i connessi, ai residenti di Villanova proprio non piace. L’hanno già detto con una lettera inviata a comune e prefettura e ieri l’hanno ribadito in una riunione.
Le giostre non le vogliono. C’è la superstrada vicino, l’inquinamento acustico nel quartiere è già ai limiti e mancano i servizi. “Noi l’abbiamo saputo venerdì leggendo Tusciaweb spiega un residente nessuno ne era al corrente, nemmeno il presidente di circoscrizione”. Un complotto?
Più di cinquanta le persone intervenute all’incontro, tra loro anche i consiglieri comunali Enrico Maria Contardo e Paola Selvaggini, provinciale Gian Maria Santucci e quelli di circoscrizione.
Se sull’otto volante sono tutti sicuri di non volerci salire, le certezze si riducono, su come fare. Occupazione dell’area? Protesta sotto casa del sindaco? Chiedere di spostare tutto altrove?
I tempi stringono, da oggi l’area deve essere sgomberata, segno che i giostrai sono attesi a breve.
Se Paola Selvaggini è per la mobilitazione, Contardo tenta di trovare una via d’uscita, sente al telefono l’assessore Fracassini che lo informa di una riunione fissata per venerdì, del comitato di sicurezza, che dovrà stabilire se l’area è idonea o meno.
Ma tra i presenti, qualcuno si stanca e se la prende con i consiglieri. “E’ tutto tempo perso e voi state solo cercando giustificazioni”. Così invita gli altri a seguirlo. Non è dato sapere in quanto l’abbiano fatto, ma mentre la situazione stava sfuggendo di mano, a richiamare il gruppo all’ordine ci ha pensato Paolo Caravello, direttamente dalla quinta circoscrizione.
Dall’esterno della chiesa di Villanova, l’incontro si è spostato in una sala interna, dove ha spiegato senza troppo giri di parole che: “Se non saltano fuori problemi di natura tecnica ha detto le giostre ve le dovete tenere.
Tutto dipenderà dalla riunione di venerdì, altrimenti, non resta che organizzare una manifestazione di protesta, per mettere in luce il dissenso dei cittadini. Se, invece, i giostrai dovessero insediarsi prima di venerdì, in questo caso potrei ravvisare irregolarità”.
Poche speranze, ma almeno è riuscito a ricompattare il gruppo. Che ha deciso di non restare con le mani in mano, ma di predisporre una raccolta di firme e per venerdì pomeriggio incontrarsi di nuovo e fare il punto della situazione, magari alla presenza dell’assessore Tasciotti o di un responsabile del Comune, che spieghi perché le giostre proprio lì e come mai da anni si discute di un’are attrezzata per gli spettacoli ambulanti.
In consiglio comunale è anche passato un ordine del giorno approvato all’unanimità, eppure ogni anno per Santa Rosa si ripresenta lo stesso problema.