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Il giornalista Giuseppe Mascolo
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Giuseppe Mascolo premiato dal Coni, con il presidente della Provincia Mazzoli e l'assessore Ugo Gigli |
- E’ morto un giornalista. Ecco, sembra una descrizione banale, ma non è così. Ieri pomeriggio con la scomparsa di Peppe Mascolo se ne è andato un grande artigiano.
Una morte la sua, che fa anche riflettere su questa professione.
Peppe era un giornalista senza la spocchia di certi ragazzini che si fregiano del titolo come di un trofeo.
Lui sapeva che questo lavoro è fatto di tenacia, di costanza, di umiltà. E perfino nel dolore della malattia, che lo aveva attanagliato negli ultimi tempi, Peppe è stato discreto. E, come possono testimoniare i colleghi, non ha mancato di tornare, ogni volta che ha potuto, al suo lavoro che era la sua vita.
Nato a Foligno, il primo maggio del ‘34, Peppe, fin nel nomignolo, era viterbese. Con lui se ne va un pezzo di memoria del giornalismo viterbese. Del giornalismo, vero, viterbese. Conosceva tutti, in campo sportivo e politico.
Da sempre giornalista del Tempo, era parte essenziale dell’immagine stessa della redazione viterbese della testata romana.
Sarà difficile pensare al Tempo e non pensare a Mascolo.
Una storia giornalistica, la sua, che è iniziata negli anni cinquanta.
Che lo ha visto collaborare con la Gazzetta dello sport. In Provincia, sotto l’amministrazione Sposetti, da lui stimatissimo, creò l’ufficio stampa.
Ma la sua passione era il giornalismo sportivo e, ovviamente, la Viterbese.
Passione trasmessa a quella che era la luce dei suoi occhi: il figlio Massimiliano.
Quando ne parlava lo sguardo cambiava e si trasformava una accogliente dolcezza.
Era orgoglioso del figlio che era diventato uno dei più bravi giornalisti sportivi della Rai.
Peppe se ne è andato ieri pomeriggio nella clinica Santa Teresa.
Ma è piacevole immaginarlo ancora al banco dei giornalisti della Provincia, quando, con una tagliente battuta, liquidava il politico di turno, o quando, in inverno con sciarpa e scoppoletta, andava a vedere le partite della sua Viterbese.
Ai nuovi dirigenti della Viterbese facciamo una proposta: una tribuna del nuovo Rocchi dedicata al giornalista Giuseppe Mascolo.
Al figlio Massimiliano, alla figlia Simona, alla moglie Nunzia e alla redazione del Tempo vanno le condoglianze di Tusciaweb.
Carlo Galeotti
I funerali di Mascolo non sono stati ancora fissati. Probabilmente si terranno sabato nella chiesa parrocchiale del Murialdo, il suo quartiere.