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Il giornalista Giuseppe Mascolo
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Riceviamo e pubblichiamo
- Debbo ammettere che la scomparsa di Giuseppe Mascolo, pur se temuta, mi lascia un grande vuoto. A me dicevo ma credo non solo a me.
Se ne va un grande viterbese, in tutti i sensi. Eh sì, d’ora in poi sarà dura andare ogni domenica allo stadio senza vederlo, senza più incrociare i nostri sguardi di tifosi, a volte delusi a volte soddisfatti, ma mai totalmente appagati dai colori gialloblù.
Peppe era sempre lì, al “Rocchi” in alto sopra di noi dalla “sua” sala stampa a mimarci l’azione, l’errore o la bella giocata del faticatore di turno.
Rivederlo qualche settimana fa, stanco nel fisico ma ancora lucidissimo nella mente, regalare battute sagaci e frasi colme di buon senso è stato per me ancora un regalo.
A Peppe devo anche i tanti suggerimenti della vita in amministrazione provinciale: una parola, un esempio, ti illuminavano su cosa fare e come farlo.
Ma soprattutto a me Peppe ha insegnato il rispetto per gli altri, sempre e per tutti.
Alla signora, ai figli Simona e Massimiliano, ragazzi per bene come li ha cresciuti, tutta la mia vicinanza ed affetto, ma soprattutto una considerazione: siate fieri di Giuseppe.
Un viterbese, esempio per tanti di noi, per cui potrete sempre andare a testa alta.
Gianmaria Santucci