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Il giornalista Giuseppe Mascolo
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Giuseppe Mascolo premiato dal Coni, con il presidente della Provincia Mazzoli e l'assessore Ugo Gigli |
Riceviamo e pubblichiamo
- Quando ho saputo della scomparsa di Peppe Mascolo, ho avuto subito una sensazione di tristezza unita ad un po' di solitudine.
La mia conoscenza con Peppe era soprattutto legata alle domeniche pomeriggio passate insieme per lavoro allo stadio Rocchi durante gli incontri della Viterbese calcio.
Quando io andavo allo stadio per effettuare le consuete riprese televisive delle partite, arrivavo sempre oltre un’ora prima per preparare tutte le attrezzature con tranquillità.
E lui era già lì, da solo, all’interno della sala stampa, che ammirava il campo. Sempre cordiale, gentile e ospitale con i colleghi, soprattutto con coloro che venivano in trasferta a Viterbo.
Anche se durante le partite accadeva qualcosa che potesse in qualche modo far arrabbiare tifosi, ma anche giornalisti e tecnici, lui era sempre calmo e pronto a comprendere e perdonare qualsiasi errore di giocatori o arbitri.
Stimato da tutti in campo e fuori, mai avaro di complimenti con colleghi o amici quando sapeva di qualche iniziativa positiva per la “sua” citta’ e la “sua” Viterbese.
Da tutti considerato il decano del giornalismo viterbese, finché ha potuto ha seguito il suo lavoro con grande professionalità attaccamento e passione.
Era orgoglioso e felice di aver saputo trasmettere la sua grande passione per il giornalismo a suo figlio Massimiliano; quando lì, dalla sala stampa dello stadio, gli telefonava, si ammirava un volto felice, contento e gli occhi gli brillavano di felicita’.
Sono pienamente d’accordo con l’idea del sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli, di intitolare la sala stampa del nuovo stadio a Peppe Mascolo; quando torneremo li per l’inizio del campionato, sarà un modo per sentirci ancora con lui, per sentire la sua voce, la sua gentilezza ed essere meno soli.
Ciao Peppe
Massimiliano Milani
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