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Tarquinia
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Riceviamo e pubblichiamo
- Da qualche giorno vigili del Comune di Tarquinia, spalle all’Aurelia fanno funzionare un moderno autovelox piazzato nelle invisibili, all’automobilista, insenature stradali davanti o di fronte al depuratore per la venale caccia a tutti coloro che percorrono allegramente la strada Statale.
La sorpresa che li colpirà a casa è assoluta: meno punti sulla patente, meno quattrini nel portafoglio, il sequestro dell’autorizzazione a circolare…
Per noi tarquiniesi, colpiti o no dal marchingegno, la sorpresa è anche più amara perché tutti ricordiamo l'aspra contesa tra l’allora assessore provinciale Mauro Mazzola e il sindaco di Bagnoregio, che, come fa oggi il Comune di Tarquinia, faceva cassa a tutto spiano con l’autovelox piazzato nei luoghi più impensabili.
E’ illecito l’uso dell’autovelox per fare cassa, accusava l’assessore Mazzola. Sono affari miei, rispondeva il sindaco.
Per quello che è apparso sui giornali, alla fine, vinse Mazzola perché anche le ragioni giuridiche sostenute da numerose sentenze erano dalla sua parte.
Imprevedibilmente l’amministrazione Mazzola, a quanto pare, ha deciso di fare cassa con l’autovelox sorprendendo gli automobilisti che transitano sulla statale, con l’intervento dei vigili che appaiono assolutamente disinteressati dal correggere loro comportamenti irregolari.
Neppure prestando attenzione al segnalare la presenza di un autovelox, come impone la legge e come suggerisce la volontà di prevenire incidenti.
Un comportamento proditorio che punirà tutti coloro che, non avendo tempo, quattrini e conoscenza delle leggi, non sapranno come impugnare la contravvenzione.
Tutti si domandano: ma una giunta di sinistra ricorre a questi mezzi?
Lunedì 6 agosto alle ore 17.30 circa pensavano così coloro che seguivano il fuoristrada Mitsubishi della Polizia di Stato che transitava sotto il viadotto della Provinciale di Porto Clementino, alla vista di una macchina della polizia locale, di un vigile e di un autovelox: ovviamente nascosti nello slargo davanti all’ingresso del depuratore comunale.
Aggiungevano, considerata la mancanza dell’avvertimento di autovelox: e se qualcuno dei tartassati chiedesse i danni, chi li pagherà?…
Bruno Catini