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- Brutta avventura per un ingegnere torinese, ospite in un agriturismo di Civita Castellana.
E’ stato costretto a rimanere per due ore immerso nelle acque del fiume Treja a Calcata, per sfuggire a un gruppo di cinghiali che lo avevano circondato, dopo che si era smarrito tra i sentieri del parco.
Due interminabili ore, passate a invocare aiuto, fin quando, ormai a notte fonda, le sue grida sono state sentite da un abitante di Calcata che ha dato l’allarme.
Il turista è stato tratto in salvo da una squadra di volontari, intervenuti insieme ai carabinieri.
L’uomo si era avventurato in un’escursione lungo il fiume intorno alle 19, ma dopo avere superato un ponte, si è reso conto d’avere a poca distanza un minaccioso branco di cinghiali.
L’unica via di fuga per lui è stata quella delle gelide acque del fiume.
Qui è scivolato, battendo su un fianco.
Nel frattempo è scesa la notte, ma l’uomo non osava uscire, perché continuava a sentire intorno a se i forti grugniti degli animali.
Ore drammatiche, fin quando è stato tratto in salvo e trasportato all’ospedale di Civita Castellana, dove si trova in osservazione.
Un episodio che innesca polemiche sulla fruibilità di parchi e aree protette, invase da cinghiali e quindi un pericolo per i visitatori.