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Furti in villa, quattro arresti.
Dopo un’ondata di furti, avvenuti in maggio e giugno a Vitorchiano, che avevano messo in allarme le forze dell’ordine, le indagini dei carabinieri della compagnia di Viterbo, guidata dal capitano Marco Ciervo, hanno portato all’arresto a Roma, nel corso dell’operazione “Piedi neri”, di quattro clandestini di nazionalità albanese.
I quattro giovani malviventi, tre uomini e una donna, hanno età comprese tra i 20 e i 27 anni. Formavano una banda criminale molto attiva che si muoveva in continuazione su tutto il territorio nazionale e aveva base a Roma, nella borgata di Tor Bella Monaca.
I quattro arrestati sono: Arjan Salluk 20 anni residente a Bologna, Nikolin Salluk, Altin Salluk e la ragazza Fatmira Gjoni tutti e tre di 27 anni e residenti a Roma.
Durante intense e difficili indagini basate anche sul traffico telefonico della banda, sono stati scoperti decine di furti messi a segno dalla banda in tutta Italia.
Oltre a Vitorchiano, i quattro avevano agito anche ad Alessandria, Castiglion del Lago (PG), Narni (TR), Terracina (LT), Aprilia (LT).
Lo stato di clandestinità dei malviventi e il fatto che parlassero albanese, hanno complicato le operazioni per la loro identificazione.
I quattro studiavano attentamente le ville da visitare, poi le raggiungevano a bordo di auto rubate.
Per entrare utilizzavano alcuni trapani a mano e un pezzo di ferro ricavato dal manico di un secchio, attrezzi rudimentali ma, a quanto pare, molto efficaci.
Una volta dentro le ville, per non fare rumore, si toglievano le scarpe e cominciavano a portare via quante più cose potevano. In alcuni casi anche automobili di grossa cilindrata.
Per la fuga si avvalevano anche di complici che li aspettavano nelle vicinanze.
La svolta nelle indagini c’è stata quando la ragazza Fatmira Gjoni, che dalle intercettazioni risultava essere una prostituta, dopo aver subìto una rapina, si è rivolta ai carabinieri.
Dalla sua identificazione e grazie alle intercettazioni telefoniche, gli uomini dell’arma sono risaliti agli altri malviventi e durante uno dei rientri alla “base” della banda, è scattata l’operazione “Piedi neri”.
Al momento dell’arresto i quattro hanno tentato la fuga a bordo di una Bmw, ma sono stati bloccati al termine di un inseguimento.
Fermati, adesso si trovano nelle carceri di Regina coeli e nel reparto femminile di Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria viterbese.
Nel corso di perquisizioni domiciliari sono stati ritrovati orologi di varie marche, telefoni cellulari, un televisore al plasma, una consolle playstation 3 e denaro contante per 850 euro.
Le indagini sono state coordinate dal Pm Paola Conti.