Riceviamo e pubblichiamo
 |
Il teatro Unione "ridotto a stendipanni" secondo Ercoli e Sini
Copyright Tusciaweb |
-
Signor sindaco di Viterbo,
da alcuni giorni la facciata del Teatro Unione di Viterbo, uno dei monumenti che caratterizzano la città, situato in uno dei luoghi più noti - il luogo da cui inizia l'ultimo e più appassionante tratto del percorso della macchina di Santa Rosa -, è coperta da un gigantesco striscione pubblicitario (del cui contenuto non è questa la sede per parlare).
La facciata di un monumento della città è ridotta a stendipanni, a plancia pubblicitaria.
E' scandaloso che si abbia una tale insensibilità per i monumenti della nostra città.
Se questa è l'attenzione che i pubblici amministratori hanno per i beni ambientali e culturali di Viterbo, c'è da indignarsi.
Se questo è il vessillo e l'anticipazione dello "sviluppo" che si vuole imporre a Viterbo, ebbene, questo non è sviluppo ma barbarie.
Se questo è il sintomo di ciò che si intende per "valorizzazione turistica" della città, ebbene, questa non è valorizzazione ma degrado.
Se questo è un esempio della "cultura" che si vuole per Viterbo, ebbene, questa non è cultura.
Auspichiamo che senza bisogno di chiedere interventi ufficiali delle autorità preposte alla tutela dei monumenti sopravvenga negli amministratori comunali una resipiscenza, e che il Comune motu proprio decida e faccia effettuare la rimozione della vasta stoffa che inopinatamente copre la facciata del teatro cittadino.
Il sindaco sa che questa lettera la scriviamo da persone che rispettano le opinioni altrui, ma che chiedono a tutti un atteggiamento civile, il rispetto della cosa pubblica, della memoria storica, dei monumenti dell'umano ingegno e dell'umana vicenda.
Cordialmente,
Osvaldo Ercoli, residente a Viterbo, in via Asiago
Peppe Sini, residente a Viterbo, in strada S. Barbara