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Riceviamo e pubblichiamo
- Torna l’estate. E con le tante raccomandazioni per chi si mette in viaggio, troviamo, come di consuetudine, quella che fa appello alla sensibilità verso gli animali domestici, sempre più vittime del triste fenomeno dell’abbandono.
La legge 189.04 sul reato di abbandono di animali è chiara “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno e con l’ammenda da 1000 a 10000 euro".
Ogni anno migliaia di cani, gatti, conigli nani, uccelli, criceti e tartarughe vengono abbandonati.
Vittime dell’egoismo umano di padroni che quando acquistano un animale domestico sono forse convinti di prendere un giocattolo, che può disfarsene quando vuole.
Per ovviare al problema è bene ricordare che esistono strutture alberghiere che accettano animali domestici.
Anche fra le spiagge ce ne sono diverse che accettano animali. Nel caso in cui però non vi sia possibilità di portare in vacanza il proprio amico a quattro zampe si può sempre ricorrere alla pensione per animali.
Molti degli animali abbandonati vanno incontro alla morte sicura per fame o malattia dopo aver subito gravi sofferenze tra le quali forse, la più grave, è l’allontanamento dal proprio padrone che lo ha allevato.
Altri muoiono sulle strade, altri invece, vengono ospitati in canili, chiusi in gabbia aspettando che qualcuno li adotti.
Abbandonarli significa consegnarli alla morte più o meno immediata.
Pertanto non amiamo gli animali solo per i mesi che ci separano dall’estate.
Se non ci sentiamo di affrontare le difficoltà e i piccoli sacrifici che questo ci comporta, evitiamo di “coccolare e abbandonare” queste piccole creature innocenti, che ci danno tanto amore.
Paola Amicucci