Senza Filtro - L’assessore all’energia Angelo Corsetti commenta l’iniziativa di Picchiarelli.
Fermo restando che il dibattito sull’energia, come quello sull’acqua, storicamente causa di dispute tra persone e popoli, deve riguardare tutti, bisogna poi vedere come le proposte riescano a calarsi nella realtà. Affermare che in breve tempo tutti i tetti della Tuscia saranno forniti di un impianto fotovoltaico è pura demagogia. Varie sono le difficoltà che questo complesso progetto incontra.
La prima è quella di natura economica. L’installazione di un impianto di questo genere è molto costosa; per la produzione di 1 Kw è necessaria una spesa pari a euro 5.000,.
Ogni famiglia per le esigenze di vita quotidiana ha bisogno di almeno 3 kw, per una complessiva spesa di euro 15.000 cifra oggettivamente improponibile.
La tecnologia c’è, è sperimentata e funzionante, ma tra quelle a disposizione dell’utente medio è quella di piu’ difficile attuazione; per esempio è molto più fattibile il solare a fini termici, tecnologicamente più semplice e molto meno costoso di altre modalità di produzione, la cui diffusione sarebbe auspicabile ed economicamente sostenibile, anche per l’utenza media.
Questo è il fondamentale motivo per cui non sono presenti sui tetti delle case impianti di tal genere. Non è poi da sottovalutare l’aspetto “estetico” dell’opera. Nei nostri borghi la parte storica oltre che bella è preponderante, soprattutto nei piccoli centri quindi intervenire in tale contesto è quasi improponibile, salvo l’acquisizione di nuove tecnologie.
Non bisogna dimenticare poi l’entità dei fondi della Provincia utilizzabili per queste iniziative; sono notevolmente inferiori alle esigenze, sufficienti a malapena per alcune abitazioni.
Il livello economico di intervento a sostegno del fotovoltaico può essere solo statale; le cifre in ballo lo impongono. In tale direzione si muovono le iniziative quali il “conto energia”, attualmente strumento efficace di intervento nel settore, i cui bandi, se reiterati potranno sicuramente stimolare il settore. Le cifre impegnate dallo Stato si sono già rivelate insufficienti.
Con una visione aderente alla nostra realtà, ritengo che la strada percorribile sia quella di diffondere una cultura del risparmio e soprattutto quella del potenziamento della Esco Tuscia, che deve, proprio per attività statutaria, essere volano nel settore delle fonti rinnovabili, sia a livello divulgativo che economico.
Iniziative in tal senso sono già in calendario.
Un’importante conferenza sull’Energia si terrà tra aprile e maggio, con il coinvolgimento di enti, scuole ed associazioni.
L'assessore provinciale all’energia
Angelo Corsetti