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In alto Bonatesta mostra il simbolo del suo movimento sopra il volantino a sostegno di Fini |
- “Già da questo momento mi considero candidato sindaco a Viterbo, se non sarà più in parlamento”. Il senatore Michele Bonatesta non riesce a stare con le mani in mano. E supera l’amarezza, di non essere tra i papabili certi nella lista di An, dissotterrando l’ascia di guerra.
“Io spero di essere candidato da An, ma se non dovesse succedere mi candiderò ugualmente”, e per non rimanere trombato una seconda volta il senatore si è inventato un movimento.
“Si tratta - spiega - di un movimento di opinione che vuole rappresentare il territorio. Visto che il territorio non è più rappresentato con questa legge elettorale. Si chiama “Insieme per il territorio con Bonatesta”. Ho già depositato dal notaio il simbolo e lo statuto. Il simbolo lo ha realizzato Raffaele Ascenzi. Si tratta di un movimento apartitico che, come da statuto, può partecipare alle elezioni. Io sono il presidente. In questo momento ci sono le elezioni politiche e il movimento appoggerà Fini per la presidenza. Sono impegnato a far vincere la Casa delle libertà”.
Il senatore non ha neppure perso tutte le speranze di essere riconfermato in parlamento.
“Se la Casa delle libertà dovesse vincere c’è qualche possibilità di rimanere in parlamento. Per esser chiari non sono disimpegnato e non auspico la sconfitta di An, come qualcuno dice. Certo tra i miei amici c’è malcontento per la collocazione che mi stata data in lista. Io sto tentando di spiegare cosa è accaduto e che non tutte le possibilità sono escluse”.
Il senatore per dimostrare che non è disimpegnato nella campagna elettorale mostra un cartoncini con da una parte il simbolo del suo movimento e nel retro quello di Alleanza nazionale a sostegno di Fini premier.
“Ne sto facendo stampare cinquantamila e verranno distribuiti a tutti”, dice.
Arriva poi alla questione.
“Se non avrò ancora un ruolo da parlamentare, non vado a casa. Fin da ora mi considerò candidato alla carica di sindaco a Viterbo. A casa mi ci possono mandare solo gli elettori e non una legge. Io spero di essere candidato per Alleanza nazionale, diversamente sarò ugualmente candidato. Per essere chiari: se mi chiedono di candidarmi a sindaco sono pronto, se non me lo chiedono sono pronto lo stesso”.
Anche contro un candidato di An?
“E chi lo dice che non sarò io il candidato? Io non commento mai le ipotesi ma solo i fatti”.
Insomma ora a Viterbo i comitati a sostegno di Fini sono due, tanto per ribadire che An è più divisa che mai. Ma per il senatore tutto va bene.
“Ben vengano più comitati per sostenere Fini. I comitati debbono puntare alla presidenza di Fini e a raggiungere consensi anche fuori da An. An farà la campagna elettorale per il partito. Domenica verrà Storace a presentare i candidati”.
Per ora il movimento è costituito dallo stesso Bonatesta.
“Il movimento è partito - afferma il senatore - parte oggi. Io sono il presidente e per ora l’unico aderente”.
Sulla legge che lo ha buttato fuori dal parlamento si pronuncia con cautela.
“Avevamo capito che era una legge capestro, ma io sono un uomo di partito e l’ho votata. L’alternativa sarebbe stata uscire dal partito. Anche queste quote rosa mi sembrano un bluff. Sono sempre i maschietti a gestirle”.
Il senatore prede come modello per il suo movimento la lista Storace.
“Non c’è pericolo che il movimento laceri il partito. Vi ricordate la lista Storace? Non ha tolto nulla al partito. In questo modo porto ad An i voti delle persone che mi stimano. Penso di aumentare i voti di An. Sto portando al partito un valore aggiunto. Ribadisco: Bonatesta sta con An e sono a disposizione sul territorio”.
Il movimento, dovrebbe nelle dichiarazioni di Bonatesta, garantire un rapporto con il territorio che la nuova legge elettorale sta totalmente negando.
Non manca una ulteriore “minaccia”: “In qualche comune, per le prossime amministrative, ci potrebbe essere il simbolo di “Insieme per il territorio con Bonatesta”. E poi se qualche consigliere comunale vuole aderire, che faccio? Gli dico di no? Questo movimento potrà assumere posizioni diverse nei diversi comuni e situazioni. Certo dove c’è la Casa delle libertà staremo nella coalizione. Potrà diventare anche un movimento regionale e nazionale. Il movimento parte da Viterbo, ma non si pone limiti”.
Per dar vita al movimento si è consultato con i vertici del partito?
“No, non ho consultato nessuno del vertice di An. Ma il primo a cui manderò lo statuto è Fini”.
Se dovesse fare una classifica meritocratica dei parlamentari di An come si collocherebbe?
“In una classifica meritocratica metterei primo Bonatesta, poi Meroi e infine la Allegrini. D’altra parte la Allegrini non è stata parlamentare. La Allegrini sarebbe prima in una classifica regionale”.