- Un investigatore privato viterbese arrestato per l’azione di spionaggio politico nei confronti di Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini, durante le lezioni regionali. L’investigatore di origine viterbese sarebbe addirittura il capo dell’associazione a delinquere che conduceva lo spionaggio.
La vicenda risale alle ultime elezioni regionali che vedevano Storace contrapposto a Marrazzo.
Ieri sono finiti in carcere undici investigatori privati, due marescialli della guardia di finanza, un ispettore della polizia e due dipendenti della Tim. Ben quaranta i reati. Si va dall'associazione per delinquere alla corruzione, falso, rivelazione aggravata di segreti d'ufficio, violazione di sistemi informatici e "illecite interferenze nella vita privata" anche attraverso intercettazioni ambientali abusive. L’inchiesta della Procura di Milano è molto vasta ed ha propaggini in Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana.
Il nocciolo della vicenda sembra consistere nel pagamento da parte degli investigatori privati di tangenti in cambio di informazioni private e riservate. Informazioni che dovevano alla fine servire per screditare gli avversari politici.
Gli investigatori, secondo il gip Paola Belsito, avrebbero dato tangenti a tre pubblici ufficiali e i due operatori telefonici per avere notizie dalla banca dati centralizzata delle forze dell'ordine e dagli archivi della compagnia di telefonia mobile.
Capo dell'associazione a delinquere, secondo gli inquirenti, sarebbe l’investigatore privato viterbese Pierpaolo Pasqua, 35 anni, titolare dell'agenzia Ssi con sedi a Milano e Roma. Pasqua è finito in carcere e a suo tempo avrebbe avuto contatti con uomini dello staffa di Storace.
Tra gli arrestati c'è anche il responsabile operativo della società d'investigazioni, la stessa che spiava i politici. L'ispettore capo della polizia P.M., che lavorava nella sezione anti-crimine della questura di Padova, sarebbe invece coinvolto in casi di spionaggio industriale. I pm Stefano Civardi, Letizia Mannella e Fabio Napoleone avevano chiesto già nell'ottobre scorso i 16 arresti, che però sono stati ritardati da un cambio di gip.