Senza Filtro - “A proposito dell’intervento per “l’interramento delle ferrovia” a Viterbo, forse è il caso di chiarire alcuni punti. La Regione Lazio ha previsto degli stanziamenti per l’interramento della ferrovia fra Porta Romana e Porta Fiorentina. Ma questa è un’operazione che potrebbe non avere i riscontri desiderati, in quanto non vengono prese in considerazione delle opere fondamentali, poste a corollario dell’interramento, quali ad esempio lo spostamento del fascio di binari per la movimentazione dei convogli alla stazione di Porta Fiorentina. L’intervento, così com’è oggi ipotizzato , potrebbe infatti non essere una vera miglioria per la città perché, se realizzato in maniera incompleta, potrebbe non sciogliere i nodi del’attuale sistema viario”. A sostenerlo è l’assessore provinciale ai Trasporti, Angelo Corsetti.
“La mia proposta - prosegue Corsetti vuole coinvolgere una dimensione più ampia, tale da rimodulare un quadro viario-urbanistico attualmente spezzato dalla linea ferroviaria. Infatti, nel momento in cui si inizierà l’interramento della ferrovia, sarà opportuno, e necessario, procedere anche, ad esempio, alla realizzazione del collegamento con la linea Viterbo-Civita Castellana, interrotto da anni sulla Teverina.
Quanto ipotizzato finora sull’opera in questione, è e rimane un piccolo tassello di un intervento generale che deve essere preso in considerazione nella sua interezza. Discutere di cifre come quelle attualmente individuate, per un’opera che sarebbe comunque parziale, perché non realizzabile a stralci, non rappresenta altro che un esercizio propagandistico, destituito di ogni interesse e privo dei necessari ed opportuni riscontri oggettivi finalizzati alla effettiva cantierabilità.
Se veramente di vuole fare un intervento qualificante per Viterbo, si deve decidere di impegnare una cifra che lasci un’impronta vera e un segno tangibile per il capoluogo.
Ritengo, dunque, necessario e doveroso non disperdere i fondi in iniziative che potrebbero non essere qualificanti per la città sottolinea l’assessore La cifra da impegnare potrebbe essere alta, ma si deve ragionare non solo in termini di stanziamento pubblico, ma anche e soprattutto sul valore economico che comporterebbe il recupero di fruibilità delle aree che verrebbero restituite alla città. Un’ulteriore proposta da considerare sarebbe lo spostamento del fascio di binari al Poggino. Questo potrebbe essere il primo passo per la realizzazione di una dorsale ferroviaria capace di legare il territorio urbano che si estende dalla zona industriale, fino a S. Martino/ Tobia. Si realizzerebbe così un vero asse urbano su ferro; ed allora sì che si potrebbe parlare di metropolitana leggera di superficie.
Ostacolo a questi progetti è la natura dei fondi regionali. Non è immaginabile, infatti, che i soldi individuati dalla finanziaria regionale, peraltro ormai ridotti a 23 milioni di euro, arrivino vincolati sulle destinazioni.
Ritengo invece che sia necessario attribuire i fondi direttamente alla Provincia che, previo dibattito, individui le vere esigenze e le priorità del territorio, così da impiegarli nel modo più aderente alle esigenze locali” conclude Corsetti.