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Un seggio elettorale |
- Cinque liste in pericolo. Tra le quali una a gestione familiare di Montefiascone che ha tentato la scalata al Parlamento.
Veltro nuova alba, I socialisti, Ecologisti democratici, Codacons- Consumatori e Pensionati Uniti. Sono le cinque liste che non hanno passato il primo vaglio dell’ufficio centrale circoscrizionale. E sono quindi a rischio. Entro le 12 di oggi i presentatori di lista dovranno produrre eventuali integrazioni di documentazioni.
La lista Veltro nuova alba, non collegata a nessuno dei due poli e formata da solo cinque candidati, ha raccolto solo 133 firme contro le duemila necessarie. Solo cinque firme hanno poi l’adeguata certificazione. E sarà con tutta probabilità non ammessa.
Ecologisti democratici (collegata al centrodestra) e I Socialisti (collegata al centrosinistra con leader Bobo Craxi) hanno avuto problemi soprattutto perché il loro iniziale simbolo non è stato accettato e le firme sono state raccolte su moduli in parte col vecchio simbolo. Verdi verdi la prima e Socialisti con Craxi la seconda.
Le liste Codacons- Consumatori e Pensionati Uniti, entrambe collegate con il centrodestra, hanno problemi di numero di firma valide.
Non manca una curiosità. Si tratta della lista Veltro nuova alba. Una lista per così dire a gestione familiare e per giunta una famiglia della Tuscia. Esattamente di Montefiascone.
Le cinque persone che ne fanno parte, infatti, della lista sono padre, madre, figlio, figlia e fidanzata. Si tratta di Rinaldo Nicolai, Ottavia Di Sotto, Rocco Nicolai, Luisa Nicolai e Marisa Ceccariglia.
Insomma mentre Prodi e Berlusconi si stanno affrontando con truppe cammellate formate da centinaia di miglia di militanti. A Montefiascone c’era chi ha pensato di dare la scalata al Parlamento facendo forza solo sulla propria famiglia.
Purtroppo, però, le firme raccolte per presentare la lista sono solo 133 sulle duemila necessarie. E tutto lascia pensare che la scalata non ci sarà. Ma certamente sarebbe stato bello vedere un bel confronto tra Berlusconi e il leader si Veltro nuova alba, Rinaldo Nicolai. Certo bisogna vedere se il leader della lista avrebbe accettato il confronto con il premier. Insomma una storia tutta montefiasconese. Solo un montefiasconese e un viterbese poteva pensare di sfidare i grandi della politica con la propria famiglia che scende in campo al completo.
Qualcuno deve aver pensato: si parla tanto di centralità della famiglia e allora perché non dare vita a una lista a gestione familiare. Peccato che Nicolai non sia riuscito a raccogliere le firme richieste. Se ne sarebbero viste delle belle...