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L'assessore Mauro Mazzola |
Senza Filtro - Sarà l’assessore alle Politiche sociali e del lavoro, Mauro Mazzola, a presentare lunedì in occasione di una tavola rotonda a Roma alla Regione Lazio alla presenza, tra gli altri, anche dell’assessore regionale Alessandra Mandarelli - non solo i risultati del progetto sperimentale ReLatium ma anche le nuove proposte per l’inserimento lavorativo di soggetti socialmente svantaggiati. Proposte che ruotano intorno al cosiddetto “Certificato di responsabilità sociale d’impresa” da rilasciare a chi procederà ad inserire ulteriori persone disagiate nel proprio organico rispetto a quelle stabilite dalla legge.
“ReLatium spiega Mazzola è un’iniziativa che coinvolge le varie province del territorio regionale in una rete di partenariato con altri enti e servizi pubblici, ma anche con le imprese. Un’iniziativa che, utilizzando la figura dei brokers “procacciatori” di inserimenti lavorativi che si rivolgono direttamente alle aziende ha permesso nel Viterbese di superare l’obiettivo inizialmente previsto dalla Regione, che puntava all’assunzione di 7 lavoratori per poter decretare la riuscita la sperimentazione. Ebbene afferma nella nostra provincia abbiamo raggiunto un totale di 14 inserimenti”.
Destinatari del progetto sono stati, appunto, soggetti socialmente svantaggiati ex tossicodipendenti ed ex alcolisti, persone con disagio psichico, ex detenuti, lavoratori in situazioni di grave disagio socio-economico che venivano segnalati al coordinamento provinciale dai servizi socio-sanitari pubblici presenti sul territorio.
Ma “visti i rilevanti risultati raggiunti, e quindi alla luce sia della efficacia dimostrata dalla metodologia sinora sperimentata che dell’importanza sociale di questa tipologia di integrazione lavorativa annuncia ancora Mazzola è nostra intenzione dare continuità al progetto”. Quattro le proposte chiave che l’assessore presenterà in Regione, tutte incentrate sul mantenimento della logica già ispiratrice di ReLatium, ma prevedendo anche incentivi per le aziende meritevoli. Si tratta, nello specifico, del riconoscimento da parte della Provincia di un “Certificato di responsabilità sociale d’impresa” per le aziende e le cooperative che effettuino assunzioni di soggetti deboli oltre gli obblighi previsti dalla legge 68 sui diversamente abili. I restanti tre punti della proposta sono: abolizione delle tasse provinciali relative alla concessione di permessi e autorizzazioni varie per chi assume soggetti socialmente svantaggiati; rimborso parziale dei contributi previdenziali relativi a tali assunzioni e delle spese assicurative per avvio di tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo; assistenza amministrativa da parte dell’Ufficio relazioni con il pubblico direttamente in casa di quelle aziende che interagiscono con gli enti provinciali per la richiesta di autorizzazioni e permessi.
Al convegno in Regione, oltre all’assessore Mazzola che parteciperà alla tavola rotonda su “Le collaborazioni tra le politiche sociali, socio-sanitarie, del lavoro e della formazione professionale per l’inclusione socio-lavorativa dei soggetti deboli”, presenterà la propria relazione anche Luca Piras, responsabile del coordinamento viterbese di ReLatium e sociologo della Provincia.