- Si è svolta ieri mattina nella sala consiliare della Provincia di Viterbo la conferenza stampa di presentazione di “Sentieri d’ascolto”, manifestazione organizzata dalla Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Atcl (Associazione teatrale fra i comuni del Lazio). Presenti all’incontro l’assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo Angelo Cappelli, l’assessore alla Cultura del Comune di Montalto di Castro, Alessandro Ansidoni, Aldo Milea del Centro universitario teatrale della Tuscia, Alessandro Berdini direttore Atcl e Marco Faregna direttore dell’Apt.
“Sentieri d’ascolto” è un’iniziativa, giunta alla XII edizione, che coinvolge nove Comuni del Viterbese: Montalto di Castro, Piansano, Tessennano, Monteromano, Tarquinia, Canino, Cellere, Tuscanica e Arlena di Castro. La manifestazione promuove rassegne di spettacoli presso teatri dislocati nei centri, affiancata da incontri e laboratori. “Il teatro ha detto Alessandro Berdini direttore dell’Atcl - è un momento importante per l’aggregazione e per la crescita di una comunità. E’ il momento in cui i Comuni diventano protagonisti.
Quest’anno Sentieri d’ascolto ha diverse novità che vanno sottolineate. La prima continua - è che l’associazione di 9 Comuni della Maremma laziale permetterà la crescita e la rivitalizzazione della zona, la seconda è che anche le scuole diventeranno partecipi del progetto, la terza riguarda il servizio gratuito di trasporto che accompagnerà gli abitanti dei paesi coinvolti nei teatri. L’ultima, ma non per importanza, è che anche l’Università della Tuscia è stata resa partecipe del progetto con la costituzione di un seminario e di un laboratorio”.
L’assessore alla Cultura del Comune di Montalto di Castro Alessandro Ansidoni: “L’elemento che ci coinvolge in questo progetto è la socializzazione. I piccoli Comuni devono forza l’uno con l’atro per realizzare importanti progetti per la comunità. Anche il servizio delle navette gratuite sarà importante ai fini della socializzazione perché gli spettatori si conosceranno diventando parte attiva dell’iniziativa”.
L’assessore alla Cultura della Provincia, Angelo Cappelli: “Stiamo seguendo un binario che ci permette di valorizzare le iniziative di spessore degli enti locali. Tutto ciò che ha a che fare con il teatro lega in maniera importante le comunità e permette la socializzazione. Promuovere questo tipo di iniziative significa avviare un percorso di crescita”.
Il direttore dell’Apt di Viterbo Marco Faregna: “Vogliamo creare un legame solito con la Provincia di Viterbo per promuovere e valorizzare progetti di qualità. Sono qui oggi proprio per dimostrare che il punto centrale dell’Apt sarà appunto la promozione di iniziative che possano favorire l’aggregazione per poi acquisire flussi turistici importanti per il nostro territorio”.
Aldo Milea del Cut di Viterbo: “Sentieri d’ascolto come già detto ospita anche un seminario e un laboratorio teatrale. Il seminario che sarà tenuto dal professor Bergamo dell’Università della Tuscia si articolerà in 4 lezioni finalizzate alla formazione dello spettatore, si cercherà di fornire agli utenti un metro di giudizio per avvicinarsi allo spettacolo. Il laboratorio invece sarà aperto a tutti e si metterà in campo l’esperienza che il Cut ha maturato nel corso del tempo. Le lezioni saranno 16 di circa 3 ore ciascuna e alla fine del percorso metteremo in scena una sperimentazione teatrale”.
Il programma
TUSCANIA
Teatro Il Rivellino
18 marzo ore 21.00
La Tempesta
di William Shakespeare
nuova traduzione in versi di Raffaele De Ritis
regia e scenografia Raffaele De Ritis
con Giuseppe Bisogno, Sebastiano Tardone, Barbara Nay
costumi Elisabetta Gabbioneta
luci Raffaele Perin
creazioni video Francesco Calandra
produzione: Compagnia “Orazio Costa La Maschera”
diretta da Memé Perlini
La Tempesta è un'opera alchemica, ricca di contenuti magici e ermetici e si sviluppa nell'impianto avventuroso, improbabile di un fiabesco estremamente elaborato. Shakespeare fa uso del soprannaturale ricorrendo al mondo meraviglioso dei maghi, degli elfi e delle fate, fondendone le azioni con le vicende umane.
Dramma, suspence e comicità si combinano in un allestimento che, nello spirito shakespeariano, recupera la semplicità dell’evocazione e il rapporto con il pubblico, ma lasciando al teatro la sua capacità straordinaria di far riflettere sull’umanità del proprio tempo.
8 aprile, ore 21.00
La sagra del signore della nave
da Luigi Pirandello
elaborazione e regia Vincenzo Pirrotta
scene e costumi Giuseppina Maurizi
musiche Ramberto Ciammarughi
regista assistente Antonio Silvia
con (in ordine alfabetico) Giovanni Calcagno, Amalia Contarini, Alice Ferlito, Andrea Gambadoro, Nancy Lombardo, Rosario Minardi, Marcello Montalto, Vincenzo Pirrotta, Salvatore Ragusa, Alessandro Romano, Antonio Silvia, Bruno Torrisi, Salvatore Tringali
e con quattro musicisti
produzione: Teatro di Roma
Vincenzo Pirrotta, alla sua prima incursione nella drammaturgia pirandelliana, ne firma un nuovo allestimento per il Teatro di Roma, con il suo personalissimo e inconfondibile stile.
Continuando la sua ricerca sui ritmi mediterranei con la danza, la musica, il canto, la parola recitata che si compenetrano Pirrotta si accinge a mettere in scena uno spettacolo coinvolgente, suggestivo, di grande impatto visivo e sonoro.
MONTEROMANO
Teatro Comunale
7 aprile, ore 21.00
Planetario Brecht
regia Pino di Buduo
produzione: Teatro Potlach
Berthold Brecht ha insegnato attraverso il teatro a comprendere come funziona il mondo,
Galileo Galilei ha insegnato ad osservare il cielo e le stelle, il sole e i pianeti.
In “Planetario Brecht” questi due modi di osservare coincidono lungo tutto lo spettacolo attraverso canzoni, poesie, situazioni dell’epoca della seconda guerra mondiale
Così Berlino, Parigi, Napoli, New York, le città “osservate” nello spettacolo attraverso gli occhi di Brecht, diventano i pianeti e le stelle osservate da Galileo.
24 aprile, ore 21.00
Non ho imparato nulla
liberamente tratto da Scottature di Dolores Prato
interpretato e diretto da Maria Paiato
produzione: Explor/azioni
“Dolores Prato non racconta altro che la fatica del suo sudore ma con una scrittura così libera da ogni regola, così appassionata nel gioco delle infinite possibilità che offre da rendere facile portare rispetto e dolore e strazio anche attraverso il gioco, il divertimento, la comicità.” (Maria Paiato)
20 maggio, ore 21.00
Due dialoghi
di Angelo Beolco detto Ruzante
regia Mico Galdieri
con Mario Brancaccio, Enzo Barone, Marilia Nardo, Carmen Manzo e Lino Adaggio
rielaborazione in napoletano Mico Galdieri e Mario Brancaccio
produzione: Ente Teatro Cronaca
Del Ruzante è nota l’importanza storica, per aver saputo coniugare, come drammaturgo, temi popolareschi e l’abile gioco della commedia di alto impegno.
Il “Parlamento de Ruzante qual’era stato in campo” e “Bilora” sono esemplari dell’invenzione drammaturgia di Angelo Beolco, i suoi capolavori.
La riscrittura di Galdieri spazia, con spontanea ampiezza e ingenuità, nelle contaminazioni, accogliendo forme lessicali della commedia napoletana del Settecento, fino a spingersi in abili mascheramenti del dialetto attuale.
SEMINARIO
“Quando le orme precedono il passo”
Azione scenica e opera letteraria in tre drammi di scrittori italiani
a cura di Alessio Bergamo docente delll’Università degli Studi della Tuscia
presso la sala Regina Pacis di Montalto di Castro
quattro incontri con cadenza settimanale a partire da lunedì 4 marzo
Il corso, costituito da quattro lezioni di due ore, è dedicato all’analisi drammatica di tre opere della letteratura teatrale italiana. Il gioco delle parti di L. Pirandello, Ritorno dalla villeggiatura di C. Goldoni e Affabulazione di P.P. Pasolini. Per “analisi drammatica”, si intende un particolare approccio analitico teso a individuare ciò che determina l’agire dei personaggi. Un tipo di lettura base, necessaria a chi vuol far nascere un processo scenico vivo, un qualcosa che accade realmente sulla scena, a partire dal testo scritto e immobile di un’opera letteraria.
LABORATORIO
Corsi di alfabetizzazione teatrale
Aldo Milea attore e trainer
Università degli Studi della Tuscia
presso la sala Regina Pacis di Montalto di Castro
16 incontri con cadenza bisettimanale a partire da giovedì 6 aprile
I laboratori teatrali tenuti dai registi e trainer del CUT si rivolgono ormai da anni a differenti tipologie di utenza che spaziano dagli studenti universitari ai bambini delle scuole elementari a soggetti svantaggiati o diversamente abili in un lavoro di stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e le strutture sanitarie del territorio.
Questo laboratorio si articola secondo la consolidata prassi delle tre fasi: animale, vegetale, minerale.
Fase Animale: è la fase che si dedica al corpo all’osservazione del proprio modo di muoversi ed interagire in scena con gli altri attori.
Fase Vegetale: è dedicata all’esplorazione della voce e dei risuonatori vocali e la modulazione dell’intensità a teatro.
Fase Minerale: è il momento registico di integrazione tra il corpo e la voce attraverso la drammatizzazione di un testo teatrale scelto o elaborato dai partecipanti.
Il laboratorio si concluderà con una messa in scena.
PICCOLI SENTIERI
Con la partecipazione dell’Istituto comprensivo di Montalto di Castro, il Polo didattico Paolo III di Canino e il Polo didattico San Giovanni Bosco di Cellere
Roma non fu fatta in un giorno
di e con Sista Bramini
musica di Daniele Ercoli e Cristina Majnero
del gruppo di ricerca musicale Ludi Scenici
produzione: Compagnia O Thiasos
Roma non fu fatta in un giorno, è un racconto, una saga che si compone di molte storie, accompagnata da strumenti musicali arcaici e della Roma antica.
Narratrice e ascoltatori si troveranno uniti da storie, che a volte in modo poetico e profondo, a volte in modo più ironico, divertente o decisamente comico, riusciranno a far emergere il senso di una identità e di un'appartenenza di cui spesso si sente il bisogno.
15 marzo Sala Regina Pacis. Montalto di Castro
16 marzo Polo didattico Paolo III. Canino
17 marzo Centro anziani. Cellere
I musicanti di Brema
dalla fiaba dei Fratelli Grimm
di Laura Fasciolo
produzione: Compagnia La Grande Opera
Quattro animali (un asino, un cane, un gatto e un gallo) ormai vecchi e inutili e maltrattati dai loro padroni, si mettono insieme in viaggio verso una città ideale, Brema, dove la vita non è così dura, la gente è allegra e ama la musica.
Al termine dello spettacolo i bambini verranno invitati a disegnare le sagome dei personaggi della storia (l’asino, la gatta, il cane, il gallo, i briganti), sagome che verranno poi ritagliate (i più piccoli verranno aiutati) e poi proiettate come ombre e animate su uno schermo bianco.
19 aprile Sala Regina Pacis. Montalto di Castro
Và dove ti porta il piede
di e con Laura Kibel
produzione: Compagnia Il Teatro dei piedi
Questo spettacolo si caratterizza per la straordinaria e originale tecnica di animazione,che vede piedi e gambe di Laura Kibel trasformarsi in burattini viventi.
Una serie di brevi storie senza parole che toccano temi diversi,dalla pace,all’amore per gli animali,la paura,la gioia, il rispetto degli altri, con un linguaggio semplice e coinvolgente adatto anche ai bambini molto piccoli.
Ricco di stimoli, questo spettacolo dimostra che per giocare e fare teatro,basta qualcosa che tutti abbiamo, i piedi.
2 maggio Sala Regina Pacis. Montalto di Castro
3 maggio Polo didattico Paolo III
In principio era il piede
di e con Laura Kibel
produzione: Compagnia Il Teatro dei piedi
Anche questa produzione di Laura Kibel si distingue per la tecnica di animazione, pantomima di piedi, ginocchia e gambe e mani trasformate a vista in personaggi.
Ma le storie contenute in questo spettacolo affrontano argomenti piu’ complessi; il senso del peccato, l’orrore della guerra,la video-dipendenza, l’ottusità del potere, sempre con ironia e divertimento, ma istillando negli spettatori un dubbio, un’istanza critica, un desiderio di mettere in discussione l’estetica corrente.
3 maggio Polo didattico Paolo III. Canino
4 maggio Polo didattico San Giovanni Bosco. Cellere