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Fioroni alla Domus La Quercia |
- Fioroni e Aloisio, davanti a una platea di oltre seicento persone, in gran parte addette ai lavori, disegnano la nuova sanità della Tuscia.
Ieri alla Domus la Quercia la Margherita ha fatto il punto sulla sanità provinciale.
“Appena nominato a capo dell’azienda - ha iniziato il direttore generale della Asl Giuseppe Aloisio - ho voluto visitare tutti gli ospedali della Tuscia, e ho trovato molte persone demotivate. Mi sono reso conto che mi attendeva un compito gravoso. A distanza di otto mesi dal mio insediamento posso dire con orgoglio che la sanità in Provincia di Viterbo sta iniziando a cambiare. Innanzitutto abbiamo dato una caratterizzazione diversa a Belcolle che concepiamo come un vero e proprio policlinico con gli ospedali di Montefiascone e Ronciglione a fungere da padiglioni. Abbiamo trasferito il reparto di Ematologia da Montefiascone a Ronciglione per necessità, essendo l’unico modo per consentire i lavori di ristrutturazione del presidio falisco. Al Sant’Anna i lavori li abbiamo già completati. A Belcolle contiamo in breve di completare il terzo blocco. A Civita Castellana il tre aprile inizierà a operare la chirurgia oculare. Nessun ospedale sarà chiuso dunque ma tutti opereranno in sinergia fra loro per erogare servizi efficienti all’utenza. Ogni struttura sanitaria rimarrà aperta proprio perché farà parte di un unico policlinico. E’ la specializzazione e l’eccellenza di ogni struttura che la farà sopravvivere”.
E stata poi la volta di Fioroni.
“Dobbiamo uscire dalla logica secondo cui la sanità costa troppo ha detto Fioroni- e che quindi è necessario tagliare le spese. Il problema maggiore è rappresentato dal debito delle regioni. Il governo di centrosinistra dovrà come prima cosa predisporre nella Finanziaria l’azzeramento del debito. La sanità del Lazio va poi riequilibrata. Bisogna cominciare a dire che forse Roma ha troppe aziende ospedaliere. E poi non è credibile che nessuna delle province abbia un Dea di secondo livello. L’ospedale di Viterbo ha senza dubbio le carte migliori per diventarlo. Ma per diventare un Dea di secondo livello non basta far partire la neurochirurgia, serve una neurochirurgia di livello che non faccia solo interventi alla colonna”.
Critico Fioroni sulla giunta Storace.
“I fondi previsti per la ristrutturazione degli ospedali della Tuscia, stanziati nel ‘98 dal Governo Prodi, sono stati in parte dirottati su Roma e il resto sono rimasti inutilizzati. Con il risultato che gli ospedali non sono stati completati e oggi dobbiamo dire grazie a Marrazzo che, raschiando il barile, sta facendo ciò che altri non hanno fatto”.