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Il gruppo consiliare della Margherita durante la conferenza stampa di oggi |
- “Il contratto di assunzione a tempo determinato con lei sottoscritto è terminato”, sono cinque le lettere, già inviate dal Cev con questo tenore, che in pratica delineano la fine di rapporti di lavoro.
Sulla base anche di queste lettere, il gruppo consiliare della Margherita (Francesco Guancini, Piera Coscarelli, Sandro Marenzoni, Aldo Fabbrini) ha lanciato un grido d’allarme e chiede il mantenimento dei livelli occupazionali al Cev.
“Già cinque lettere - spiega Fabbrini - sono state inviate. In pratica si tratta di licenziamenti. In pericolo ci sono quindici posti di lavoro. Si tratta di persone con famiglia a carico e che operano nel settore della raccolta dei rifiuti. Operai che sono necessari per mantenere il servizio. Il Cev ha anche accumulato 1200 giornate di ferie da dare ai dipendenti. E non si comprende come possa fare a mantenere il servizio con questi licenziamenti in atto. Noi chiediamo che i livelli occupazionali vengano mantenuti e che non si licenzi nessuno”.
Critico Fabbrini anche sulle strategie industriali del Cev.
“La società - afferma il capogruppo della Margherita - ha accumulato un milione di euro di debito. Questo significa che non ha avuto commesse adeguate e che non ha raggiunto le proprie finalità per quanto riguarda il piano industriale che si è data. Con la conseguenza che 15 persone stanno perdendo il posto di lavoro. Per risanare la situazione il Cev prospetta al comune tre piani di uscita dal debito. In uno di questi si prospetta la messa in mobilità di altre trenta persone. Noi siamo, ovviamente contrari. Dei tre piani di rientro, siamo d’accordo solo con quello che non prevede licenziamenti. Ci sembra poi strano che il Cev inizi a licenziare, mettendo in pratica il comune davanti al fatto compiuto, escludendo così l’unico piano che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali”.
Fabbrini prospetta anche una strategia a lungo termine di uscita dalla crisi.
“Noi proponiamo, una volta acquisite le azioni private come già deciso, di affidarle alla Provincia come ente delegato alle politiche per la raccolta di rifiuti. La Provincia poi venderà le azioni ai vari comuni che chiedano i servizi del Cev. In pratica si tratta di ripercorrere con il Cev la stessa strada aperta dalla Talete per la gestione dell’acqua. Il Cev deve diventare la Talete della raccolta dei rifiuti. Il Cev dovrà farsi carico di tutto il ciclo dei rifiuti compresa la gestione delle discariche. Per questo va subito creato un tavolo istituzionale in cui il problema venga posto concretamente”.
In sostanza, la Margherita chiede il mantenimento dei livelli occupazionali, e, in prospettiva, una gestione pubblica del ciclo dei rifiuti.
Le tre ipotesi di uscita dalla crisi che il Cev prospetterà al Comune
Ipotesi 1
l Mantenimento dei livelli occupazionali
2. Il Comune riconosce al CEV tutto l'introito della TaRSU
3. Il Comune riconosce al CEV tutto l'introito del ristoro
4. Il CEV provvede a pagare la discarica
5. Il Comune versa a CEV il conto esercizio euro 400.000 per 3 anni per avviamento attività industriale
6. Il CEV riduce di oltre il 10% le spese generali
7. Il CEV fa gli investimenti e potenzia il servizio di raccolta differenziata per un investimento di circa 7.000.000 di euro con ricerca anche di contributi pubblici:
7.1.1. Rinnovo di tutto il parco automezzi
7.1.2. Costruzione di n° 2 Ecocentri
7.1.3. Realizzazione o acquisto di una piattaforma ecologica industriale
7.1.4. Aumento di 120 isole ecologiche sul territorio comunale
8. Il CEV attua una politica di espansione sul territorio provinciale come fornitore di
servizi ad altri clienti pubblici e privati
Il risultato atteso, nei prossimi cinque anni, sarà di un sostanziale pareggio nel 2006 per arrivare ad un risultato nel 2010 di circa 600.000,00 euro di utile netto
Ipotesi 2
1. Non sono previsti aumenti di contratti di servizio (esclusi adeguamenti Istat)
2. Il Comune riconosce al CEV tutto l'introito del ristoro
3. Il CEV provvede a pagare la discarica
4. Il Comune versa al CEV il conto esercizio euro 400.000 per 3 anni per avviamento attività industriale
5. Il CEV riduce di oltre il 10% le spese generali
6. Il CEV fa gli investimenti e potenzia il servizio di raccolta differenziata per un investimento di circa 7.000.000 di euro con ricerca anche di contributi pubblici:
6.1.1. Rinnovo di tutto il parco automezzi
6.1.2. Costruzione di n° 2 Ecocentri
6.1.3. Realizzazione o acquisto di una piattaforma ecologica industriale
6.1.4. Aumento di 120 isole ecologiche sul territorio comunale
7. Cercando di mantenere l'attuale livello di servizio, il CEV avvia le procedure di mobilità per una parte del personale per circa 30 unità e non riconfermando le 14 persone a tempo determinato ancora in forza alla società. L'attuale livello di servizio potrà essere mantenuto applicando una meccanizzazione spinta del servizio di Igiene Urbana e l'eliminazione di una serie di servizi aziendali, inclusi quelli affidati all'esterno.
8. Il CEV attua una politica di espansione sul territorio provinciale come fornitore di servizi ad altri clienti pubblici e privati
9. Il risultato atteso, nei prossimi cinque anni, sarà di un sostanziale pareggio nel 2006 per arrivare ad un risultato nel 2010 di circa 500.000,00 euro di utile netto
Ipotesi 3
l. Non sono previsti aumenti di contratti di servizio (esclusi adeguamenti Istat)
2. Il Comune riconosce a CEV tutto l'introito del ristoro
3. Il CEV provvede a pagare la discarica
4. Il Comune versa al CEV il conto esercizio euro 500.000 per anni per avviamento
attività industriale
5. CEV riduce di oltre il 10% le spese generali
6. Comune riconosce al CEV un finanziamento in conto futuro aumento di capitale di 1,6 milioni di euro ( per consentire la realizzazione del programma e pareggiare il bilancio dal 2006 al 2009 e realizzare utili dal 2010 in poi)
7. Il CEV fa gli investimenti e potenzia il servizio di raccolta differenziata per un investimento di circa 7.000.000 di euro con ricerca anche di contributi pubblici:
7.1.1. Rinnovo di tutto il parco automezzi
7.1.2. Costruzione di n° 2 Ecocentri
7.1.3. Realizzazione o acquisto di una piattaforma ecologica industriale
7.1.4. Aumento di 120 isole ecologiche sul territorio comunale
8. Cercando di mantenere l'attuale livello di servizio, il CEV nel 2006 non riconferma le 14 persone a tempo determinato ancora in forza alla società.
9. Il CEV attua una politica di espansione sul territorio provinciale come fornitore di servizi ad altri clienti pubblici e privati
10. Il risultato atteso, nei prossimi cinque anni, sarà di un sostanziale pareggio dal 2006 al 2009 utilizzando il finanziamento in conto futuro aumento di capitale e per arrivare ad un risultato nel 2010 di circa 200.000 euro di utile netto