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I dirigenti dei Ds a Tavola con D'Alema |
-“Non devo certo convicervi che Berlusconi non è in grado di governare. Ci pensa da solo...”.
“Siamo al paradosso, con il dopo Berlusconi, che inizia con Berlusconi”.
“Berlusconi è ormai un uomo solo. E’ l’unico in Italia che va in giro a dire che va tutto bene... un fatto che potrebbe avere aspetti patologici”. Si è sempre lui, Massimo D’Alema, nonostante la stanchezza di una campagna elettorale lunga, non può fare a meno di una gragnola di taglienti battute sul presidente del consiglio.
Le dice col tono serioso, dopo aver pennellato, con la consueta perspicacia, un quadro delle situazione che si va ad affrontare.
“Il presidente della Cina,Hu Jintao, mi spiegava - racconta - che loro non sono preoccupati. Che alla metà del secolo saranno a un livello di produzione pari a quello degli Stati Uniti. Con un ritmo di crescita doppio. Mi ha detto che si preparano a gestire il rapporto bilaterale con gli Usa. Capite, il presidente Cinese ragiona su lassi di tempo di decine di anni. Qui in Italia se uno fa programmi su sei mesi è lungimirante”.
Ancora una chiosa su Berlusconi.
“Max Weber spiega in una sua pagina perché un grande uomo d’affari non può essere uno statista. Lo scopo dell’uomo d’affari è quello di arricchirsi. L’uomo di stato, in qualche modo, cerca la gloria. L’uomo d’affari può diventare un uomo di stato se abbandona i suoi interessi personali... alle volte a leggere in tempo certi libri permetterebbe di evitare qualche errore”.
Non mancano gli argomenti più consueti della campagna elettorale: meno precarietà, riduzione del cuneo fiscale, più giustizia sociale, più ricerca per rilanciare il paese.
Ma secondo D’Alema “bisogna creare una società più aperta”: E indovinate quale esempio fa... “Gli Stati Uniti - dice - sono un paese aperto che premia l’intelligenza. Ecco noi dobbiamo creare una società aperta coniugandola con la giustizia sociale”.
Insomma, ieri sera, un D’Alema che non manca di affascinare la platea di oltre mille e duecento persone andate alla cena dei Ds che servirà a finanziare la campagna elettorale.
Ci sono imprenditori, le sezioni cittadini, la Cgil, col segretario provinciale Martinelli, il direttore generale della Asl, Aloisio, e poi sindaci, assessori, militanti di tutte le età dei vari paesi da Montefiascone a Castiglione.
Insomma uno sforzo organizzativo che non si vedeva da anni. Con Pianeta Benessere stipato di persone su due piani. Con centinaia di persone che si sono viste dire che non c’era più posto e non potevano entrare.
In tutti le certezza della vittoria tanto che D’Alema chiude sottolineando come il paese abbia bisogno di più politica per rimanere unito.
E ancora una battuta: “Non abbiamo bisogno di un presidente operaio. Di un presidente panettiere... Abbiamo bisogno di un ... presidente presidente”.
Un viatico per Prodi.