Senza Filtro - “Con il via libera al disciplinare della denominazione di origine protetta Castagna dei Monti Cimini, a conclusione della pubblica audizione convocata dal Ministero per le Politiche Agricole, è stato compiuto un passo importante nel percorso verso la tutela comunitaria di un altro prodotto d’eccellenza della Tuscia Viterbese.
Ieri mattina, abbiamo avuto ancora una conferma che la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari rappresentano un punto di forza del territorio e che i produttori, per primi, insieme con le istituzioni, sono determinati nel valorizzare questo patrimonio”. Lo dichiara Giuseppe Parroncini, capogruppo Ds alla Pisana, che è stato presente, a Canepina, alla riunione di pubblico accertamento per la Dop della castagna.
Il prossimo atto sarà la pubblicazione del disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale. Successivamente, verrà attivata la procedura in sede di Unione Europea. “La Regione Lazio esprime soddisfazione per l’esito dell’audizione di oggi, anche se non si può non rilevare un grave ritardo nell’iter per la Dop. La pratica è rimasta bloccata presso il Ministero, infatti, per troppo tempo.
La coltura del castagno -sottolinea Parroncini-, oltre ad essere fattore di tutela dell’ambiente e del paesaggio dei Monti Cimini, rappresenta una insostituibile fonte di reddito per 2.000 aziende, che esprimono un fatturato annuo di 20 milioni di euro. E la castagna è tra i prodotti che ‘tengono’ sul mercato. La Dop rappresenta uno strumento ad alto valore aggiunto, che spingerà, ci auguriamo, anche gli investimenti nel settore della trasformazione, dove peraltro possono essere create interessanti prospettive per una occupazione qualificata”.