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Rina Gagliardi nella sede di Rifondazione |
- “La nostra opzione nonviolenta rompe con una tradizione e non è una scelta semplice”, Rina Gagliardi, candidata al senato di Rifondazione, affronta la questione della violenza politica.
Ieri pomeriggio, insieme al segretario di Rifondazione Mario Ricci, e l’altro candidato Marco Prestininzi, nella sede del partito sono stati messi a fuoco da un lato gli episodi di violenza politica verificatisi negli ultimi mesi in città, dall’altro la questione più generale della scelta della nonviolenza fatta dal partito di Bertinotti. Una scelta che chiaramente è frutto di una frattura con tutta la tradizione politica che si rifà al comunismo.
Prestininzi dopo aver ricordato i vari episodi di violenza neofascista, ma anche l’aggressione al Kansas, ha ricollegato questi episodi a un clima culturale sia locale che “globale”.
L’esponente di Rifondazione ha parlato di “organizzazioni neonaziste che hanno dato vita a gravi episodi come quello di dicembre”.
Più dubbioso sui protagonisti dell’episodio del Kansas, dove di solito si ritrovano estrema destra.
“Al bar Kansas, pare che dei ragazzi di sinistra siano entrati ed è scoppiata una rissa con quelli di estrema destra. Almeno questo ho letto sui giornali”.
Una analisi, quella di Prestininzi, che ha collegato questi episodi con il clima creato dalle cene per la marcia su Roma, a un certo modo di impostare la giornata del ricordo, pur da lui condivisa dal punto di vista generale e legislativo, con le manifestazioni di Vertice primo in piazza.
Non è mancato un riferimento all’appello di Ricci e Galeotti contro la violenza politica, a cui Prestininzi, nonostante le critiche più volte formulate in passato, ha riconosciuto il merito di aver, comunque, aperto un ampio dibattito.
Nella sua analisi Rina Gagliardi ha individuato tre dimensioni del problema: il pericolo di rigurgiti di fascismo; il diffondersi di una cultura della violenza; l’esistenza, in tutta Europa, di un disagio giovanile fondato su un vuoto di senso.
“Non vedo - ha detto la Gagliardi - un pericolo imminente di ritorno del fascismo. Anche se è bene sempre vigilare. In ogni caso va ribadito che l’unica religione che ha il nostro paese è l’antifascismo. Va in ogni caso escluso un ritorno all’antifascismo militante. Uno scontro frontale è oggi improponibile”.
Sulla scelta della nonviolenza non sono mancati i “se” e i “ma”.
“Non riesco a capire come si possa affrontare una situazione in cui qualcuno usa la violenza con la nonviolenza. Come faccio a condannare chi in Iraq combatte contro l’occupante straniero?”.
Una scelta problematica quella di Rifondazione.
La Gagliardi ha poi concluso con una analisi del disagio giovanile.