Senza Filtro - Sono più di vent’anni che l’incrocio del Quartaccio rappresenta una “sciagura” per gli automobilisti. Situato tra i comuni di Fabrica, Corchiano e Civita Castellana, davanti all’Aldero Hotel, lo snodo assume un’importanza che va ben oltre questi tre paesi, infatti è un passaggio obbligato per migliaia di persone del circondario e non solo: operai del distretto ceramico, trasportatori che lavorano con le numerose imprese della zona, pendolari diretti dall’area cimina alla stazione di Orte o all’autostrada di Magliano.
A detta dei tecnici del settore strade della Provincia, Quartaccio-Cenciano è probabilmente il punto più pericoloso della viabilità della Tuscia, là si verificano, infatti, quasi quotidianamente incidenti, spesso con conseguenze gravi per le persone coinvolte.
Chi vive nei dintorni ricorda bene che ad ogni campagna elettorale non è mai mancata la promessa di “sistemare” l’incrocio, da almeno una ventina d’anni… purtroppo solo promesse, finora.
E’ con leggitimo orgoglio che posso annunciare ai cittadini che la battaglia è vinta.
E’ stato infatti approvato un emendamento al bilancio regionale presentato da Rifondazione Comunista per la messa in sicurezza dell’incrocio.
Il mio partito “porta” dunque 150mila euro alla Provincia di Viterbo per la costruzione di una grande rotatoria.
Ciò farà sì che nessuno si faccia più del male, e al contempo, con doppia corsia e segnale di “dare precedenza”, non si spezzerà mai il flusso del traffico, molto intenso alle ore di punta, e all’orario di entrata e di uscita dalle fabbriche.
Informato del successo dell’emendamento di Rifondazione, l’assessore ai lavori pubblici della Provincia, Tolmino Piazzai, ha accolto con entusiasmo la notizia e ha garantito da parte sua la copertura delle spese restanti, relative alle opere connesse. Partirà in settimana la fase della progettazione esecutiva e, materialmente, l’opera verrà compiuta con l’arrivo della bella stagione.
Aldilà di disquisizioni teoriche c’è da domandarsi come sia potuto accadere che una classe politica ben conscia della necessità di quest’opera abbia potuto trascurarne la realizzazione così a lungo.
Le promesse elettorali profuse in questi anni, testimoniano la consapevolezza del problema da parte di un centro-destra che amministrava la Provincia, la Regione, il Comune di Civita Castellana e quello di Fabrica, esprimendo al contempo sindaci e consiglieri provinciali del territorio, come Palmegiani e Giampieri.
Sin dall’inizio del mio mandato in Provincia mi sono interessato al problema, scoprendo anche qualcosa di molto scorretto. Mentre l’ex consigliere Palmegiani illudeva la gente dicendo che il cantiere stava per essere aperto, non c’era nemmeno il progetto esecutivo, ma fin qui poco male, le promesse a vanvera sono un classico da campagna elettorale... La cosa grave è che nello stesso tempo la Provincia vendeva, per un prezzo stracciato, il terreno della casa cantoniera adiacente l’incrocio… un altro classico elettorale?
Quest’operazione, fatta contro il parere degli uffici tecnici, ha voluto dire un grosso sperpero di denaro anche perché, ora che la rotatoria bisogna farla davvero, siamo costretti a riacquistare il terreno necessario ai lavori, pagare l’indennità di esproprio e i danni relativi. Uno “scherzetto” che alza in maniera significativa il costo dell’opera, e che denuncia la volontà pari a zero di mantenere le promesse. Una doppiezza, questa, che mi infastidisce più ancora come cittadino e contribuente, che come amministratore. Stendiamo un velo pietoso e guardiamo avanti…
Il consigliere provinciale Riccardo Fortuna
Rifondazione Comunista