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Moretti con la Mussolini |
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Santini con Alessandra Mussolini |
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La presentazione dei candidati |
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L'intervento di Tilgher |
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Alessandra Mussolini |
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Mascarucci consegna le rose di Ciarrapico |
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Raffaele Ascenzi con la principessa Ruspoli |
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La platea |
- “Non siamo presentabili, ma intercettabili”. Alessandra Mussolini liquida la questione Storace con una battuta. Per il resto ha deciso di non parlarne per l’intera campagna elettorale.
Ieri Alternativa sociale ha presentato i suoi candidati al Senato: il principe Sforza Ruspoli, Fabrizio Moretti, Angelo Barbone, PierPaolo Santini.
A presentare l’iniziativa è stata Maria Rosa Manfredi, già consigliera provinciale.
Ha preso poi la parola Fabrizio Moretti che ha tenuto a sottolineare come non ci sia nulla di strano nella sua candidatura nelle fila di Alternativa sociale.
“C’è una profonda crisi morale - ha detto Roberto Fiore, leader di Forza Nuova - nella destra che non è stata tale. Una destra oggi infangata. Alla società fondata sulla multiculturalità, multisessualità, noi contrapponiamo una società fondata sulla piccola impresa, sulle lotte contadine”. Insomma un ritorno al passato.
Più concreto il capolista al Senato Ruspoli.
“Vi chiedo di fare una campagna porta a porta - ha detto il principe Ruspoli -, c’è un 28 per cento di elettori che è disgustato dalla politica che possono essere nostri elettori”.
Non è mancata un botta di nostalgia.
“Per me - ha detto il principe - il fascismo è finito a piazzale Loreto. E allora perché sono vicino alla Mussolini? Perché non posso dimenticare la mia adolescenza, e la mia adolescenza era in camicia nera”.
E’ stata la volta di Adriano Tilgher, segretario di Fronte Sociale Nazionale, che ha puntato dritto alla questione della “impresentabilità”. Questione che ha visto sia lui che Fiore fare un passo indietro e non presentarsi nelle liste di Alternativa sociale.
“Io sono uno degli impresentabili - ha esordito Tilgher- per una storia che io rivendico. Fatta di coerenza e onore e non di corruzione come per gli uomini del centrosinistra e del centrodestra. Noi nella Casa delle libertà saremo il gendarme del sociale. La Casa delle libertà ha accettato nel suo programma di rivedere la legge Biagi. Noi voglia uscire dal paradigma del liberismo”.
Ormai in piena campagna elettorale la Mussolini che ha arringato con toni da tribuno le persone presenti.
“Vogliamo fare entrare nel nostro paese milioni di extracomunitari? Vogliamo far governare i transgender? Proprio per evitare questo abbiamo fatto l’accordo con Berlusconi - ha iniziato la Mussolini -. Il lavoro e le case debbono essere prima per i cittadini italiani e poi per gli altri. Va privilegiata l’immigrazione da quei paesi che garantiscono la reciprocità. Non possiamo essere d’accordo con chi vuole introdurre l’insegnamento dell’Islam nelle nostre scuole. Chi viene in Italia deve rispettare le nostre leggi e le nostre tradizione. Se vuoi metterti il burka, te ne vai in marocco”.
Sulle intercettazioni per le elezioni regionali, che la hanno vista vittima, la Mussolini dice poco.
“Non parlo di questa vicenda, mi debbo concentrare nella campagna elettorale e sul programma. Io sono in campagna elettorale al resto ci penserà la magistratura. Ho deciso di evitare perfino la lettura dei giornali per la parte relativa alla vicenda delle intercettazioni. Si tratta di una sorta di autotutela, nel senso che in questo modo evito di sbottare e dirne quattro”.
Nel corso dell'incontro non sono mancate presenze significative come quella di Raffaele Ascenzi, già candidato di An e ideatore della Macchina di santa Rosa. C'è stato un episodio un po' sopra le righe, con un redattore di Nuovo Viterbo Oggi che ha consegnato un mazzo di rose, a nome dell'editore Giuseppe Ciarrapico, alla Mussolini.