Senza Filtro- Lo stanziamento di 600 mila euro nel prossimo bilancio regionale per lo studio di fattibilità relativo all’interramento del tratto urbano della ferrovia, che consentirebbe di avviare una grande trasformazione urbanistica di Viterbo e darle un volto europeo, è un segnale chiaro e inequivocabile dell’impegno del centrosinistra per lo sviluppo del capoluogo della Tuscia.
Da anni, come Democratici di Sinistra, proponiamo di interrare il binario ferroviario nel tratto Porta Romana-Poggino, con una prima fermata passeggeri a Porta Romana, portando nel sottosuolo la stazione di Porta Fiorentina (dove avverrebbe il raccordo con la Roma-Nord) e creando un nuovo scalo merci-passseggeri nell’area del Poggino. Da tale operazione conseguirebbe, tra l’altro, la possibilità di dare vita ad una vera e propria linea metropolitana e ad un asse importante per la logistica in rapporto alla realizzazione del Centro Merci di Orte.
Ma l’interramento del binario consentirebbe anche di liberare e valorizzare aree di notevole estensione, che, da una parte permetterebbero di creare nuovi spazi a servizio della cittadinanza, e, dall’altra, consentirebbero di coinvolgere la stessa RFI o altri operatori pubblici e privati, recuperando le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione delle opere di interramento con una valorizzazione dal punto di vista immobiliare.
Si può pensare a grandi interventi di ricucitura urbanistica, con spazi pubblici e nuovi percorsi per la viabilità automobilistica e pedonale, aree a verde, parcheggi di scambio, strutture di servizio e direzionali, (anche sfruttando le aree ricavate nel sottosuolo e quella del deposito Co.Tra.L. di viale Trieste in via di dismissione). Infine, come già detto, nell’area del Poggino potrebbe realizzarsi uno scalo merci a supporto dello sviluppo delle potenzialità produttive e commerciali delle aziende insediate nelle aree industriali e artigianali.
L’idea dell’interramento della ferrovia, già votata all’unanimità dal consiglio comunale su proposta dei Ds, è stata peraltro accolta nel documento degli esperti nominati dal Comune di Viterbo per definire le linee guida del nuovo Piano Regolatore Generale, per cui essa è in qualche modo già stata “accolta” nelle linee di programmazione urbanistica della città.
In riferimento alle dichiarazioni dell’assessore provinciale ai trasporti, ingegner Corsetti, ci sembra necessario e doveroso ribadire che l’interramento della ferrovia è un’operazione complessa dal punto di vista tecnico e molto consistente dal punto di vista economico-finanziario. La somma che oggi la Regione stanzia non è certo sufficiente a portare a compimento l’opera, ci mancherebbe, si parla in questa fase di studio di fattibilità che è il primo passo per procedere ai successivi livelli di progettazione.
Per questo, accanto alla Regione ed alla Provincia, chiamata a svolgere il proprio ruolo di coordinamento territoriale, attendiamo una tempestiva attenzione da parte del Comune, che deve diventare protagonista e artefice di questo grande investimento sul futuro urbanistico ed economico della città.
Andranno coinvolte Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. Andrà coinvolta l’imprenditoria locale e il mondo del credito per portare a compimento un’opera ambiziosa, che potrebbe portare un impulso immediato alla crescita ed allo sviluppo. Si tratta dunque di un’occasione da non perdere: perché sia effettivamente così occorre che ciascuno sappia fare la propria parte con responsabilità e fino in fondo.
Il segno che il capogruppo alla Pisana, Giuseppe Parroncini, ha dato con questo intervento è quanto di più concreto sia stato fino ad oggi. Come amministratori viterbesi che da anni si impegnano per la realizzazione di questo progetto non possiamo che plaudire a questa iniziativa.
Il capogruppo al comune di Viterbo
Giulia Arcangeli
il responsabile Ds dei trasporti
Mauro Innocenzi