Senza Filtro - Pieve Tesino, un paese in provincia di Trento, è uno dei centri per stage di didattica e di ricerca più qualificati in Europa, in campo ambientale e non solo. Qui funziona ormai da anni il Centro Studi Alpino “Alcide De Gasperi” dell’Università degli Studi della Tuscia.
Un’appendice dell’ateneo diventata ormai punto di riferimento per tante altre Università italiane e straniere che trovano in questa struttura l’ambiente ideale per effettuare le loro ricerche scientifiche ed i loro studi su una moltitudine di argomenti.
“Grazie ad una convenzione stipulata con il Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino spiega il direttore del Centro Studi il professor Piermaria Corona dell’ateneo viterbese - l’Università della Tuscia dal 1991 sta effettuando una serie di esperimenti scientifici e offrendo supporto alla didattica attraverso esercitazioni e stage dedicati. Da poco è stata acquisita una nuova struttura: un fabbricato per ricerche e laboratorio. Nel Centro Studi Alpino (CSALP) si registrano circa 300-400 presenze (mediamente, 800-900 pernottamenti) all’anno. Più che altro studenti che vengono a Pieve Tesino per esercitazioni, tirocini e per completare le loro ricerche”.
“Le ricerche finora hanno riguardato soprattutto l’agricoltura, l’ambiente e le foreste - spiega il Pro Rettore Vicario dell’Università della Tuscia Stefano Grego che segue l’attività della struttura - ma non solo. Ci sono anche tante altre attività che si svolgono in questo Centro: convegni, dibattiti ed incontri. Da non molto tempo è una struttura autonoma e nel Consiglio di CSALP figurano rappresentanti di tutte le Facoltà. Facoltà che usufruiscono tutte della struttura. Una delle ricerche che si sta concludendo è “Greengrass”, ovvero “prateria verde”, finanziata dall’Unione Europea. Si studiano gli scambi gassosi tra praterie di alta quota e l’atmosfera”.
A Viterbo sono venuti i dirigenti del Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino, che sono stati ricevuti dal magnifico rettore Marco Mancini. Il presidente Flavio Pacher, l’assessore alla cultura professor Vincenzo Sglavo, il segretario amministrativo dottor Ezio Longo e il direttore tecnico ingegner Mariano Tomassini.
“La collaborazione che ci lega a questo importante ente - ha detto il rettore - ci permette di svolgere una preziosa attività non solo a beneficio degli studenti e dei ricercatori dell’Università della Tuscia ma a vantaggio anche per l’intera collettività del Trentino e della comunità scientifica. L’ateneo viterbese dimostra di essere al centro dell’attenzione italiana e europea in tema di ricerca e protezione ambientale e all’avanguardia in fatto di metodologie e tecniche di conduzione degli studi”.
Il Presidente del Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino Flavio Pacher ha detto che questo ente raggruppa 21 comuni del Trentino.
“Una realtà ha sottolineato che punta molto sul Centro Studi Alpino. Per questo abbiamo finanziato la ristrutturzione edile dei plessi di Pieve e di Cinte e il loro arredamento. Inoltre auspichiamo che si sviluppi ancora molto ed abbia ancora più visibilità sul territorio. Per questo stiamo studiando una serie di iniziative in collaborazione con la Provincia di Trento per valorizzare i nostri beni artistici e culturali. Ad esempio auspichiamo la creazione un laboratorio linguistico e-learning che possa essere sfruttato da tutta la popolazione locale”.
“L’Università di Trento e Viterbo sono complementari- ha detto l’assessore alla Cultura del Comprensorio Vincenzo Sglavo - perché nella Tuscia ci sono Facoltà non presenti a Trento. Dunque è un’occasione unica di reciproco arricchimento. Ci aspettiamo che questa fattiva collaborazione dia frutti per sempre e con sempre maggiori risultati soprattutto per il Tesino”.
“Il Comprensorio ha finora speso 2 milioni di euro per la ristrutturazione edile del Centro Studi Alpino ed ora ha stanziato 150.000 euro per gli arredi ha specificato il direttore tecnico ingegner Mariano Tomassini-. E’ una cifra considerevole se si tiene conto del nostro bilancio che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Il nostro ritengo che sia soprattutto un impegno sociale a favore della nostra popolazione".
“La Provincia di Trento ha grande attenzione verso questa struttura dell’Università degli Studi della Tuscia- ha sottolineato il segretario amministrativo dottor Ezio Longo- ed è importante l’azione che svolge sul territorio. In questo momento ci troviamo in una fase di transizione: presto sarà varata una nuova legge locale, che costituisce le Comunità di Valle al posto dei Comprensori. Saranno anche trasferite le relative competenze, dunque si va verso un deciso decentramento”.
L’auspicio ora che in questo progetto complessivo di didattica e di ricerca, consolidato e ben funzionante, sia coinvolto il Cnr e l’Istituto Nazionale per la Ricerca sulla Montagna.